Fisica quantistica della vita quotidiana è una collezione di 101 miniracconti con un unico filo conduttore: le cose non sono come sembrano.
Le parole non significano necessariamente quello che sembrano dire. E la realtà stessa è una cosa oggettiva in quanto tale, ma soggetta ad una pluralità di visioni ed interpretazioni. Il nostro punto di vista è relativo, non possiamo pretendere di avere una visione assoluta, nè tantomeno che gli altri aderiscano in toto alla nostra opinione.
La soggettività è molto, se non tutto
Quello che riteniamo sia corretto può anche esserlo a fronte di una maggiore consapevolezza e conoscenza della situazione ma in ogni caso non possiamo pretendere di definire intelligenti o consapevoli solo quelli che concordano. La prospettiva altrui, per quanto scorretta, può comunque contenere parti di verità o fare luce su aspetti impensati. L’accaduto non solo non è sempre bianco o nero, ma non lo è mai. Può essere a tratti sconfortante sapere che niente è facilmente catalogabile e che esiste una infinita gamma di grigi fra i due colori opposti, ma l’onestà intellettuale impone una resistenza di principio a facili semplificazioni.
“Fisica quantistica della vita quotidiana” è un esercizio di onestà
La vita è troppo complessa e piena di variazioni ed imprevisti da poterla prevedere in ogni sua implicazione, ed ogni pretesa di poter avere sotto controllo ogni aspetto è una vana chimera. Il libro poi sottolinea con particolare enfasi la limitatezza della parola come mezzo di comunicazione. Nonostante sia un codice convenuto per veicolare un flusso di informazioni, e fedelmente riportato nei vocabolari, l’uso ed il senso delle parole sono anch’essi campi che danno ampio adito alla varietà ed all’ambiguità. Ecco come anche ciò che può sembrare codificato e preciso può essere piegato ed interpretato.
Tutto è relativo
Nulla è certo, tutto è relativo. L’unica risposta a tutto questo non può nè deve essere un atterrito sbigottimento, ma se mai una faticosa quotidiana lotta contro le ritrosie e la pigrizia della mente. E’ solo con l’uso della flessibilità e dell’apertura mentale che ci hanno permesso di primeggiare sugli altri animali del globo, stabilendoci come razza dominante, che dobbiamo approcciare le difficoltà, i malintesi, le controversie e le contestazioni.
Trincerarsi in una realtà che si fa forzosamente aderire alle proprie idee irrigidendosi è nient’altro che una negazione della nostra natura. Una tendenza alla quale si indulge, anche e forse soprattutto in quest’era moderna, più di quanto si possa credere.
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