Si avvicina la primavera, la stagione dell’amore, e con Frecce Velenose la scena manga italiana si arricchisce di un nuovo shojo approdato nel bel paese a cura della sempre pronta Planet Manga.
E quindi, come al solito, entriamo nel dettaglio di questo nuovissimo Frecce Velenose!
Stavolta c’è da spendere qualche parolina in più sulla mangaka autrice di Yakko Kaga. Nuova promessa della scena shojo giapponese, Yakko scrive in esclusiva per la rivista della casa editrice Shogakukan destinata alle adolescenti; ha esordito con un racconto breve, continuando poi a seguire la strada delle brevi storie quasi autoconclusive. E’ proprio con Frecce Velenose che Yakko Kaga esplora la strada dei manga più lunghi (sebbene Frecce Velenose stesso sia composto da soli 7 tankobon) rendendo quindi l’esperienza del lettore molto particolare, soprattutto nel tratto molto deciso seppure non marcato.
Ed ora, finalmente, spulciamo un po’ l’ambientazione e la storia, come al solito senza entrare troppo nel dettaglio!
Un nuovo scolastico? Quasi: la scuola è giusto il presupposto iniziale, il casus belli, la goccia che fa traboccare il vaso, in quanto la nostra bella protagonista, la giovane An, spaventata dal calo di rendimento scolastico, e surclassata dal giovane Yota nel club di Tiro con l’Arco, decide proprio di lasciare il club a cui è tanto legata! Sarà proprio il ragazzo, cresciuto sportivamente proprio grazie al senso di competizione provato verso An, a tentare di fermarla. Una storia che quindi nasce, cresce e si evolve nel mondo dello sport e più precisamente del tiro con l’arco, da qui il titolo Frecce Velenose.
Ecco la cover del numero uno con il bel Yota!La caratterizzazione dei personaggi molto stereotipata è l’unica grande pecca del manga: da una parte abbiamo la ragazza intelligente e sportiva emotivamente fragile e dall’altra il ragazzo prepotente ma dall’animo buono tanto caro alle ragazze italiane nate, cresciute e pasciute a pane e Rossana. D’altro canto però, Frecce Velenose presente parecchie scene al limite dell’erotico: niente di spinto per carità, ma sicuramente molto più audace dello shojo medio.
Un piccolo particolare che lascia intendere qualcosa di più…Un plauso sicuramente va alla Planet Manga, sempre pronta a portare in Italia prodotti nuovi e non proprio di alto pubblico, anche se la scelta di una pubblicazione bimestrale fa storcere il naso visto il numero esiguo di volumi totali.
In conclusione, dopo aver visto approfonditamente un nuovo shonen e un nuovo seinen, finalmente è arrivato anche questo splendido Frecce Velenose da non sottovalutare. E voi, lo leggerete?
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