Estranged: Act I è un FPS free-to-play sviluppato dal team capeggiato da Alan Edwardes, il gioco è nato come mod standalone di Half-Life 2 e rilasciato nel Gennaio del 2014.
Il motore grafico utilizzato è il Source di quest’ultimo, notevolmente migliorato con l’aggiunta di luci dinamiche, grana della pellicola e lens flare, garantendo una resa grafica degli ambienti ottimale.
Il titolo presenta numerose analogie ad Half-Life: la struttura narrativa è pressoché identica, vivremo tutta la vicenda attraverso gli occhi del protagonista silenzioso, con totale assenza di cutscenes.
Alcuni modelli poligonali degli NPC e delle armi sono stati riciclati, lo stesso vale per molte animazioni.
I modelli poligonali degli NPC non riciclati, come quelli degli zombie, non sembrano particolarmente ispirati e lasciano un po’ a desiderare.
Il sonoro invece, è quasi del tutto nuovo, pochi suoni sono quelli onnipresenti in ogni gioco prodotto col Source. Le soundtrack sono ottime, adattate e ben studiate ad ogni tipologia di situazione. Rimasi piacevolmente stupito in una determinata fase di gioco quando uno stato di quiete tramutò all’improvviso in un adrenalinico scontro a fuoco, sostenuto perfettamente dalla soundtrack.
Il gameplay è simile a quello di Half-Life, con qualche piccola modifica: col tasto destro si può effettuare lo zoom per mirare meglio, inoltre si può portare una sola arma e non basta spegnere la torcia per ricaricarla, sono necessarie le pile trovabili in giro. Tornerà quindi molto utile consumare il meno possibile la batteria della nostra torcia elettrica per evitare di rimanere a secco nelle parti più buie.
La struttura dei livelli è cosparsa di fasi puzzle da risolvere per poter procedere, un po’ come accade nei giochi Valve. Il doppiaggio è ben fatto, la cosa curiosa è che sebbene sia una mod sviluppata da un team indie di pochissime persone, il gioco è sottotitolato in molteplici lingue, incluso l’Italiano, cosa ben apprezzata.
La trama parte senza troppi fronzoli: siete un pescatore che naufraga su un isola misteriosa durante una violenta tempesta (a causa di un faro che scoprirete poi esser stato chiuso), per tutta la durata del gioco quindi esplorerete quest’isola.
Verso la fine le cose si faranno più interessanti, ma il gioco verrà interrotto bruscamente in un finale palesemente aperto per un atto II, il che mi ha fatto subito pensare che l’atto I sia disponibile gratuitamente solo come esperimento per capire se l’idea del gioco piacesse per poi proseguire in un seguito non più free-to-play (ipotesi confermata sul sito degli sviluppatori).
In ogni caso, la longevità è piuttosto breve, la storia si può completare tranquillamente in due ore, se poi volete mettervi a completare anche tutti gli achievement la longevità sarà un pochetto più alta.
Estranged si rivela essere un titolo valido seppur privo di spessore. Il sequel è tuttora in lavorazione, da pochi giorni a questa parte gli sviluppatori hanno anche chiesto dei consigli agli utenti.
Se volete provarlo lo trovate su Steam, e se l’idea vi piace potreste valutare l’ipotesi di aiutare gli sviluppatori a creare, magari, una piccola perla degli Indie.
VOTO: 6.5/10
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