Fridays for Future: partecipazione senza precedenti per la manifestazione contro la crisi climatica

Si prevedono numeri da capogiro per l'evento ispirato dall'attivista Greta Thunberg: sono i giovanissimi a guidare la rivoluzione verde

Questo del 27 Settembre è l’evento più cruciale dei Fridays for Future: è il culmine della Climate Action Week, indetta a partire da venerdì scorso, e arriva subito dopo il toccante discorso di Greta Thunberg al vertice dell’ONU sul clima.

È stata proprio la retorica della giovane attivista svedese a smuovere del tutto gli animi dei giovani, che per questa data saranno i veri protagonisti dei cortei e delle manifestazioni che interesseranno ben 150 Paesi in tutto il mondo.

Con oltre 2500 eventi sparsi per il pianeta, questo Friday for Future si preannuncia essere il più importante e il più grande sciopero globale dell’anno, e il terzo di quelli indetti e ispirati da Greta.

I giovani italiani, specialmente ragazzi dei licei, adolescenti con la testa e il cuore rivolti ad un futuro più sostenibile, non hanno paura di essere chiamati gretini dai loro detrattori: in 160 piazze del Paese manifestano oggi 173 gruppi italiani affiliati all’organizzazione Fridays For Future, per fare sentire le loro voci e le loro richieste in modo pacifico ma determinato, e fare in modo che finalmente l’emergenza ambientale venga affrontata e debellata una volta per tutte.

GLI OBIETTIVI DELL’ONDA GREEN:

Le richieste dei movimenti ambientalisti sono quelle più fondamentali per un futuro che sia rispettoso del pianeta e della vita:tra le più importanti, che venga rispettato l’Accordo di Parigi siglato 4 anni fa, che l’Italia diventi ad emissioni zero entro il 2030, che non vengano più dati sussidi alle fonti di energia fossili, e che la transizione verso un’Italia più ecosostenibile e green sia socialmente giusta.

Non richieste impossibili o desideri utopistici, dunque: semplicemente una società green che rispetti il pianeta ed ogni essere vivente che lo abita, senza escludere nessuno.

IL SOSTEGNO AI MANIFESTANTI DI FRIDAY FOR FUTURE ARRIVA ANCHE DAL GOVERNO

Il Ministro dell’Istruzione Fioramonti ha rilasciato una circolare rivolta ai presidi di tutti gli istituti italiani, in cui si invita a giustificare l’assenza di tutti gli studenti che oggi parteciperanno allo sciopero per l’ambiente.

Sono moltissime le scuole che rispetteranno questa direttiva, e alcune hanno anche dato il pieno appoggio ai manifestanti organizzando striscioni e dando il loro supporto all’evento, sia come individui che come istituzione scolastica.

A Fioramonti gli studenti chiedono, oltre alla giustificazione, anche l’inserimento nei programmi di studio di materie incentrate sullo sviluppo sostenibile e sulle questioni ambientaliste.

Le parole degli organizzatori fanno già presagire un numero altissimo di presenze: si parla già di un milione di partecipanti solo in Italia, e uno degli organizzatori di FFF Napoli ha dichiarato:

La sensazione è che oggi supereremo la partecipazione delle volte precedenti.

I responsabili degli eventi parlano di adesioni elevatissime soprattutto da parte dei più giovani, un segnale che non lascia dubbi al fatto che le coscienze si stanno risvegliando e che le nuove generazioni saranno quelle più attente e responsabili riguardo al nostro futuro, e che ci fanno ben sperare che quest’ultimo sia sempre più green.

I numeri che stanno arrivando dagli ultimi aggiornamenti parlano chiaro: 100mila presenze nella Capitale, secondo Luca Franceschetti di FFF Roma, e lo stesso numero anche a Napoli, dove addirittura il corteo ha dovuto spostare la sua destinazione per le troppe presenze, per consentire a tutti di muoversi senza pericoli né difficoltà.

A Milano si parla di ben 150mila partecipanti alla manifestazione. Dati in continuo aggiornamento, ma che già da ora parlano chiaro: contro tutti i detrattori e gli scettici, una coscienza più sana ed ambientalista si è già messa in moto, e non potrà più essere fermata.

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Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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