Quando si parla di meraviglie del cielo in genere si pensa sempre al firmamento o ad eventi astronomici, in realtà molti altri fenomeni si verificano nel cielo, molto più vicini e maestosi e anche molto più temuti: stiamo parlando dei fulmini.
Il fascino dei fulmini come fenomeno naturale
Generalmente i fulmini non godono di grande popolarità in virtù del fatto che sono, praticamente sempre, associati a temporali, tempeste, nubifragi e affini, fenomeni meteorologici che solitamente ci risultano quantomeno fastidiosi, se non pericolosi nel peggiore dei casi.
Tuttavia da un punto più naturalistico il fulmine è uno spettacolo senza pari, si tratta di un fenomeno di natura elettromagnetica dalla durata relativamente breve ma di una potenza molto elevata: basti considerare che in prossimità di tempeste di fulmini molto intense è stata rilevata presenza di antimateria, normalmente ottenibile solo nei processi ad alta energia degli acceleratori.
Di queste manifestazioni di pura potenza, la NASA ne ha fatto protagonisti alcuni nella sua rubrica Astronomy Picture of the Day, mostrando scatti particolarmente affascinanti ed interessanti, capaci di trasmettere in un solo colpo d’occhio la meraviglia e la potenza insite nel cosmo intorno a noi, dall’ambiente più propriamente nostro, quello in cui viviamo ogni giorno, allo spazio siderale, la Via Lattea come appare osservata dalla Terra.
A immortalare in uno scatto tanta bellezza è stato il fotografo Ivan Pedretti, che ha catturato la splendida foto dalla punta meridionale della Sardegna a giugno.
Gli esperti NASA hanno commentato così in merito:
Le rocce e gli arbusti in primo piano si trovano vicino al famoso faro di Capo Spartivento e la telecamera è puntata a sud verso l’Algeria in Africa. In lontananza, attraverso il Mar Mediterraneo, si vede un temporale minaccioso, con diversi fulmini elettrici catturati insieme durante questa esposizione grandangolare di 25 secondi. Molto più in lontananza, sparse per il cielo, ci sono centinaia di stelle nel quartiere del nostro Sole nella Via Lattea. Più lontano ancora, e inclinati verso il basso dall’angolo in alto a sinistra, ci sono miliardi di stelle che compongono la banda centrale della nostra Via Lattea.
Questa non è la prima volta che la NASA presenta un’immagine di un fulmine come la sua immagine astronomica del giorno,all’inizio di quest’anno infatti, è stata presentata, come immagine di questa rubrica, una foto di un fulmine che colpisce la cima del vulcano Volcan de Agua in Guatemala.
La NASA allora aveva scritto: “Fotografato all’inizio di questo mese in doppia esposizione, il campo di fulmine si genera da antenne di comunicazione prossime alla cima del Volcán de Agua in Guatemala.”
Da sempre i fulmini sono in grado di incuterci un certo grado di timore, forse perché nella nostra memoria atavica riconosciamo che sono fenomeni che meglio rappresentano la potenza e il potenziale pericolo propri della natura intorno a noi, ma in egual modo ne siamo quasi paradossalmente attratti perché rappresentano uno spettacolo fenomenologico senza eguali, tanto che anche gli studiosi cercano di “catturarli” o “riprodurli” per comprenderne la più profonda natura, che ancora in parte ci sfugge.
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