Se siete appassionati di giochi di ruolo saprete certamente che c’è una componente dei GdR classici definita “Dungeon Crawl“.
In cosa consiste? Semplicemente nell’esplorazione di sotterranei infestati di mostri, solitamente eseguita tramite l’utilizzo di miniature e mappe quadrettate preparate dal master. Si potrebbe discutere a lungo di quanto la parte ruolistica di una campagna sia secondaria in un gioco di questo genere, ma in fondo il dungeon crawling è parte della classica esperienza di gioco proposta da Dungeons and Dragons e da molti giochi di ruolo oggi definiti Old School. Ed è tanto noto da aver dato vita al noto acronimo EUMATE (Entra, Uccidi Mostro, Arraffa Tesoro, Esci), che il satirico gioco di carte Munchkin sbandiera a gran voce.
Dungeon of Drezzar: come la tua passione per i giochi di ruolo ti porta a creare un’opera d’arte
Ma che succede quando il tuo master è molto creativo, ha buone doti artigianali, ed è abbastanza folle da lavorare per sei mesi alla costruzione di un dungeon in miniatura nel quale puoi muovere direttamente la pedina che rappresenta il tuo PG?
Succede che il termine Dungeon Master ottiene il suo pieno significato, dato che stiamo parlando di due veri maestri nella costruzione dei dungeon. Ed è così che Peter Heeringa e Troy Wilhelmson hanno recuperato una cassettiera abbandonata da qualcuno in strada e l’hanno trasformata in Dungeon of Drezzar, un sotterraneo multi-livello interamente costruito nei cassetti di un mobile… E con un nome ben studiato ed in effetti curiosamente assonante con “Dungeon of Dressers”, ovvero “sotterraneo di cassetti”.
Un’avventura classica nel panorama dei giochi di ruolo da tavolo, che inizia in una locanda e porta gli avventurieri a scendere nei meandri di una cripta in cui un sono attesi da un temibile drago (peraltro in un salone chiaramente ispirato alla cover art della scatola dell’originale Dungeons and Dragons Basic Set del 1981).
Volete sapere com’è andata la campagna? Vi farà piacere sapere che Justin Alexander e Laura Zats, due giocatori che hanno preso parte a Dungeon of Drezzar e postato sui loro rispettivi account Twitter diverse foto e dei riassunti delle varie sessioni.
Che dire se non che a volte, i giochi di ruolo sanno davvero tirare fuori l’estro artistico delle persone.
Leggi anche: Gdr via web: gli strumenti per giocare di ruolo online
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.