Giochi in Scatola Vintage: un tesoro che vale una fortuna

La seconda vita dei giochi da tavolo

C’è un profumo inconfondibile che si sprigiona aprendo una vecchia scatola di cartone, un misto di carta, polvere e ricordi. È l’odore dell’infanzia, dei pomeriggi passati a lanciare dadi, a muovere pedine colorate su tabelloni illustrati, a costruire imperi e a sconfiggere mostri. Giochi come Monopoly, Risiko, L’isola di fuoco e Heroquest non erano semplici passatempi; erano portali verso mondi fantastici, arene dove si forgiavano amicizie e rivalità. Per molti, quelle scatole sono finite in cantina o in soffitta, testimoni silenti di un’epoca passata. Eppure, in un mondo sempre più digitale, la nostalgia per l’analogico ha innescato un fenomeno sorprendente. La crescente affluenza alle fiere di settore dimostra un rinnovato amore per il gioco da tavolo, e questo ha trasformato quei “vecchi giocattoli” in veri e propri oggetti da collezione, con quotazioni che possono lasciare a bocca aperta. 

Monopoly, il Re del mercato vintage

Quando si parla di giochi da tavolo, il pensiero corre quasi inevitabilmente a Monopoly. Proprio per la sua enorme diffusione, il suo valore sul mercato del collezionismo è incredibilmente variegato e non sempre legato all’anzianità del pezzo. La classica scatola rettangolare, onnipresente nelle case italiane, può già garantire un piccolo guadagno, aggirandosi intorno ai cinquanta euro se completa e in buone condizioni.

Ma sono le edizioni speciali a scatenare l’interesse dei collezionisti. Una versione a tema Pokémon, se ancora incartata nel suo cellophane originale, ha dimostrato di poter raggiungere quasi i cento euro. Il vero Santo Graal per gli appassionati italiani è però la primissima edizione del 1936, un pezzo di storia del costume riconoscibile per la toponomastica dell’epoca, con “Via del Fascio” e “Largo Littorio”. Possedere una copia ben conservata di questa rarità significa avere tra le mani un oggetto che può fruttare fino a 170 euro, trasformando un semplice gioco in un pezzo da museo.

Eroi, strateghi e miniature: Heroquest e Risiko

Se Monopoly rappresenta l’alta finanza, Risiko incarna la strategia bellica. Il suo collega nella conquista del mondo, tuttavia, non se la cava altrettanto bene sul mercato dell’usato. Le edizioni italiane, anche le più datate, faticano a superare la soglia dei 40 euro, con una media che si assesta intorno ai 25. L’eccezione che conferma la regola è rappresentata dall’edizione Prestige del 1998, un vero gioiello per la cura dei dettagli che, se trovato ancora sigillato, può essere paragonato a un vino d’annata, raggiungendo quotazioni vicine ai 100 euro.

“Risiko! Prestige #3” di Penny aka Easy è distribuito con licenza CC BY 2.0. Per visualizzare una copia di questa licenza, visita https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/?ref=openverse.

Ben altra storia è quella di Heroquest. Questo capolavoro del fantasy ha creato una leggenda attorno a sé, complice una nuova edizione annunciata per anni ma mai concretizzatasi per lungo tempo. Questa attesa ha reso i collezionisti e i giocatori orfani, costringendoli a rivolgersi esclusivamente al mercato dell’usato. La fragilità e la grande quantità di piccoli componenti, spesso andati perduti, hanno fatto il resto. Oggi, una scatola base completa e in buono stato può facilmente volare tra i 150 e i 180 euro. Il valore poi si impenna vertiginosamente se si possiedono anche le espansioni, veri e propri tesori che possono far lievitare il prezzo complessivo fino a 400 euro.

“Heroquest Team Competition 2013” di Heroquestgame è distribuito con licenza CC BY 2.0. Per visualizzare una copia di questa licenza, visita https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/?ref=openverse.

Avventure esotiche e orrori da salotto

Ci sono giochi che hanno segnato un’epoca per la loro originalità e imponenza scenica. L’Isola di Fuoco è uno di questi. Chiunque ci abbia giocato ricorda l’emozione di lanciare la biglia di fuoco dal vulcano per colpire le pedine avversarie sulla sua enorme plancia tridimensionale in plastica. Proprio queste dimensioni esagerate, una gioia per gli occhi dei bambini, ne decretarono spesso la “morte”, vittime di genitori che spingevano per liberare spazio. Coloro che hanno resistito a quelle pressioni oggi si ritrovano con un pezzo da collezione che può fruttare tra i 150 e i 200 euro. Un altro titolo che evoca ricordi ben precisi è Atmosfear, il gioco horror guidato da una videocassetta o un DVD. La sua interattività lo rese un cult. La versione più “moderna” con il DVD è la più ricercata e vale tra i 100 e i 150 euro, ma anche quella in VHS, tecnologia ormai desueta, mantiene una sua dignità con una valutazione intorno ai 50 euro. E come non citare Brivido, con la sua casa infestata e le trappole meccaniche? Un’edizione completa può raggiungere la notevole cifra di 160 euro, un bel gruzzoletto per un oggetto che si pensava destinato all’oblio.

Le sorprese inaspettate del collezionismo

Il mondo del collezionismo di giochi vintage è pieno di sorprese. A volte, i titoli più preziosi non sono quelli più famosi o amati. Un caso emblematico è Colpo grosso a Topolinia della Clementoni. Molti potrebbero non ricordarlo e, a detta di chi ci ha giocato, non era neanche un titolo memorabile dal punto di vista ludico. Eppure, la sua rarità lo ha trasformato in un pezzo molto ambito, battuto ad aste online per cifre che oscillano tra i 150 e i 200 euro. Questo dimostra una regola fondamentale del mercato: non è solo il valore affettivo o la popolarità a determinare il prezzo, ma soprattutto la scarsa reperibilità. Anche giochi più tradizionali come Hotel o Crack! si difendono bene, con quotazioni rispettivamente di 50 e 70 euro. E poi c’è l’universo Subbuteo, dove non è tanto il gioco base a fare la differenza, quanto le singole squadre. Edizioni di club come Cruzeiro e Nacional sono state vendute per quasi 800 euro, e anche squadre italiane meno blasonate hanno superato i 200 euro, a riprova di quanto possa essere remunerativa una ricerca approfondita in quella vecchia scatola di miniature. Oggi, riscoprire questi giochi non è solo un tuffo nel passato, ma un’incredibile opportunità di dare nuovo valore ai ricordi.

Fonte: https://www.wired.it/gadget/giochi-da-tavolo/2016/11/11/10-giochi-da-tavolo-usati-potrebbero-valere-una-fortuna

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