I videogiochi possono rovinare l’esperienza per un giocatore che potrebbe approcciarsi per la prima volta ad un Gioco di ruolo cartaceo? Partiamo intanto dalla base, ovvero il che cos’è un gioco di ruolo; per darne una definizione spicciola, il gioco di ruolo è una tipologia di gioco che unisce le meccaniche che potrebbe avere un gioco da tavolo ad una parte interpretativa che permette in modo attivo di fare domande o interagire con i personaggi secondari presenti nella storia e gestiti dal Master.
E’ infatti possibile lanciare un potentissimo incantesimo, sfoderare una spada magica, guidare un At-At, teletrasportarsi nello spazio, parlare con una nuova razza aliena o scappare da un terrificante mostro vivendo una qualsiasi avventura di una qualsiasi tipologia di genere letterario. Tutto ciò accade attraverso l’interpretazione e l’interazione di un personaggio da noi inventato e nell’ambientazione da noi scelta.
Il regolamento permette di definire tutti gli aspetti meccanici, sta a noi interpretare il personaggio interagendo con gli elementi della storia per scrivere un nostro percorso. Immaginate di essere all’interno di un bel film, scegliete la tipologia, quale personaggio volete interpretare o magari crearne uno da zero ma che sia coerente alla vicenda e potrete, attraverso il sistema di gioco, vivere l’avventura come farebbe il protagonista selezionato o certamente, come fareste voi se aveste le sue capacità.
E’ un concetto difficile? Forse strano?
Vi stupirete sicuramente di quanta documentazione (naturalmente anche in italiano) potreste trovare in merito; è un argomento che trattammo in più articoli e suggerisco se ve lo foste persi, questo post.
I problemi riscontrati dai Novizi in un Gioco di Ruolo
I principali problemi riguardano la differenza di potere tra un protagonista di un videogioco ed un personaggio creato per un avventura cartacea e la difficoltà, a volte, di sfruttare il pensiero laterale.
Rispetto che in una progressione e costruzione statica di un avatar videoludico, le lacune di un personaggio creato per un gdr cartaceo siano fonte di perplessità.
Così come nella vita reale, se non conosci i tuoi limiti ti ritroverai a dover scalare muri per te insuperabili e se non sei perfettamente consapevole dei tuoi limiti, spesso, ti ritroverai faccia a faccia con un imprevisto non risolvibile se non con la tua creatività e ingegno – approccio che in un videogioco non è consentito.
Racconti di un Dungeon Master
Durante uno dei tanti eventi organizzati per un locale, mi sedetti come master ad un tavolo; tra i miei giocatori si presentò un novizio, uno dei tanti solo di quell’anno e forte dell’esperienza, riuscii in tempi rapidi a far comprendere le nozioni necessarie per poter giocare con agiatezza.
Diedi anche un suggerimento che però non fu colto: <<ricorda che sei un eroe, non uno sciocco. Alcuni scontri vanno vinti con l’astuzia, altri si vincono con la forza, caricare a testa bassa ti porterà inevitabilmente a perire, che sia tra 2,3 o questa sessione di gioco stessa.>>
Il ragazzo sorridendo fece un cenno di assenso, fu propositivo e nella prima scena volle andare a ispezionare la zona del mondo in cui si giocava insieme ai suoi compagni. Successivamente, vi fu il fattaccio.
In sintesi, il giocatore si ritrovò faccia a faccia con quello che sembrava un Wurm del film Dune, una creatura alta sei metri che triturava le rocce del terreno come fossero morbidi Marshmallow; la gravità in quel mondo era ben diversa della nostra e sfruttò la cosa per salire in groppa all’immonda creatura, essere che fino a quel momento non era conscio della sua presenza. Gli altri giocatori preferirono scappare, divenne così un pasto per il wurm e nella delusione del momento lasciò il tavolo di gioco molto infelicemente.
Siate propositivi ma furbi, nessun neo-avventuriero combatterebbe contro una cosa del genere senza essere conscio di potercela fare con o senza le spalle protette da dei compagni, le vostre prime esperienze di gioco di ruolo diverranno sempre più colorite, meno pericolose e positive.
Inoltre, consiglio di vedere nelle giocate, in cui nulla va come immaginato, come lo strumento per migliorare quella che è un’abilità utile anche nel mondo in cui vivi ovvero: il pensiero laterale, ovvero la capacita’ di risolvere un problema grazie alla visione dello stesso sotto diverse angolazioni.
Il perché la sessione sia andata male, potrebbe venire da uno di questi fattori e non solo da una tua pessima idea, quindi non ti scoraggiare…
Potresti avere un master non molto capace, potresti aver sovrastimato o sottovalutato il tuo personaggio, non essere in grado di collaborare con i tuoi compagni o trovarti semplicemente con le persone sbagliate per un avventura di quel tipo o (e capita spesso) avere sfortuna durante il gioco.
Non buttatevi giù se le cose non andassero per il verso giusto le prime volte, spesso la totale libertà di scelta nel gioco di ruolo lascia spiazzati, il giocatore medio si pone sempre il “ed ora che faccio?” ma dopo qualche tentativo imparerete a sfruttare al meglio la vostra capacita’ di pensiero laterale ed il flusso di pensieri del “Ora che faccio” diventerà un “Potrei fare così… Magari va bene!”.
Facendo pratica ed essendo propositivi, scoprirete sempre nuovi approcci ai problemi in gioco e potrete dare libero sfogo alla vostra sete di avventura e creatività, disponendo di libera scelta sul come risolvere qualsiasi elemento di gioco con l’utilizzo dell’ingegno e non semplicemente dei dadi – a differenza di un gioco da tavolo!
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