La Gioconda, il ritratto di Monna Lisa, è il dipinto più famoso al mondo e continuo oggetto di studi. Realizzato da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1504 con ogni probabilità, rappresenta Lisa Gherardini, la moglie di Francesco del Giocondo nobile e mercante fiorentino. Leonardo portò il quadro con sé in Francia che fu poi acquistato da Francesco I, trovando infine sistemazione presso il museo del Louvre.
Da allora è oggetto di studi e analisi che ci hanno permesso di conoscere meglio il dipinto e il modo che utilizzava Leonardo da Vinci per realizzare i suoi quadri. Nel 2004 è iniziato uno studio condotto da Pascal Cotte e Lionel Simonot che hanno finalmente pubblicato i risultati.
Lo studio ha utilizzato mezzi digitali non invasivi con fotocamera multispettrale, ed è arrivato a risultati davvero interessanti. Secondo lo studio si è scoperto che Leonardo da Vinci utilizzava lo spolvero, una tecnica artistica che permette di trasferire il disegno su altre superfici.
Questa tecnica era utilizzata anche per realizzare gli affreschi. Si realizzava lo schizzo preparatorio su carta per poi riportarlo, attraverso la foratura del foglio, sul supporto prescelto.
Cotte e Simonot hanno studiato più di 1650 immagini ad alta risoluzione su 13 lunghezze d’onda realizzate tramite una telecamera multispettrale per scoprire e affermare che Leonardo da Vinci utilizzava questa tecnica.
Lo spolvero è evidente soprattutto in due particolari punti, nell’attaccatura dei capelli e il bordo della mano destra.
“Il sistema ottico ci consente di vedere dettagli molto fini e l’elevata sensibilità consente un’amplificazione molto elevata del segnale basso” ha detto Cotte “Lo spolvero sulla fronte e sulla mano tradisce un completo sottoscocca.”
Ma non è tutto, le immagini hanno evidenziato un particolare del tutto nuovo nel quadro di Leonardo da Vinci.
Un segno nascosto nella Gioconda
Al fianco della Gioconda è visibile una forcina. Secondo Cotte:
Questa forcina nel cielo appena a destra della testa di Monna Lisa non può appartenere a un ritratto di una persona perché nella città di Firenze non era di moda all’epoca.
Questo potrebbe significare che la donna ritratta nel dipinto potrebbe davvero essere un’opera allegorica, una sorta di “donna ideale”. Leonardo da Vinci continua a parlare con noi e dopo secoli la sua Gioconda ha ancora delle novità da raccontare.
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