Giornata Mondiale del Libro: l’importanza di leggere ‘in tutte le forme’

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro.

– Umberto Eco

In questo periodo di mobilità limitata e di lunghe giornate, ce ne rendiamo conto più che mai: i libri hanno un immenso potere. Ci permettono di estraniarci per un po’ dalla realtà, di farci viaggiare in mondi fantastici, di farci provare emozioni intense. In poche parole: ci aprono la mente. E questo è qualcosa che nella sua apparente banalità ha un’importanza enorme.

  • L’editoria ai tempi del Covid

L’editoria italiana e mondiale ha subito un duro colpo a causa della pandemia di COVID-19 che sta flagellando: le più colpite del settore sono le librerie indipendenti, quei piccoli negozietti pieni di tesori spesso introvabili nella grande distribuzione, quelle che più di tutte costituiscono un patrimonio importantissimo per la nostra cultura. C’è da dire che molti italiani non hanno rinunciato ad esprimere il loro affetto per i loro librai preferiti: il libro si conferma essere un bene essenziale, e alla riapertura dei negozi si sono registrati incassi incoraggianti, seppur molto ridotti rispetto alla norma degli anni precedenti. Il dato è importante soprattutto a livello culturale: la gente quando può privilegia le librerie indipendenti e incoraggia il commercio locale, e la lettura è ancora considerata una delle attività più gettonate, specialmente quando di tempo libero ce n’è così tanto.

  • Leggere, ma cosa?

Introduciamo un altro dei temi della Giornata Mondiale del Libro: leggere in tutte le forme.

Spesso si pensa che leggere significhi prendere in mano un bel mattone alla Guerra e Pace e sprofondare in una poltrona cercando di venirne a caso (spoiler: non sarà semplice, almeno per Guerra e Pace). Ma il concetto di lettura può e deve aprirsi a più interpretazioni possibile: una buona lettura può essere quella di un grande classico come quella di un autore locale o al suo debutto; può essere quella di un romanzo di formazione come quella di un libro sulla crescita personale. Si può leggere per imparare quanto per divertirsi, per pensare quanto per distrarsi. Ogni forma di lettura è quella giusta, purché non sia imperativa: leggere deve sempre essere un piacere, perché deve far bene alla mente. Quindi, non abbiate paura di leggere poco, o lentamente, e non abbiate paura di ammettere che Guerra e Pace proprio non lo avete digerito: in ogni forma, la lettura è sempre utile e positiva. E quel libro non si digerisce tanto facilmente.

  • L’importanza della lettura per i bambini

I lettori preferiti di Gianni Rodari erano proprio quelli più piccoli, ed era in loro che lo scrittore riponeva molte delle sue speranze: mettere in mano un libro ad un bambino è un po’ come mettergli un paio di ali. Uno dei temi della Giornata Mondiale del Libro è quello dell’incoraggiare il piacere della lettura nei giovani. Ma come fare?

Anzitutto, non dovrebbe essere una lettura in solitario: il bambino sarà più attento ed interessato se la mamma o il papà si propongono narratori, rendendo il libro più accattivante e coinvolgente. La storia può prendere forme più stimolanti grazie alle voci dei genitori, e il bambino sarà più invogliato ad ascoltare. Poi, i libri devono essere divertenti: animati, pop-up, con tanti disegni, interattivi: i più piccoli riusciranno ad associare la lettura con l’intrattenimento.

E ora veniamo alla parte complicata: creare un’abitudine. Il che non vuole per forza dire leggere un’ora al giorno, ma anche cercare di coinvolgere e stimolare la lettura nel bambino chiedendogli di leggere qualcosa per voi, dal suo libro preferito o anche qualcosa di diverso, come una ricetta da fare insieme, in modo che sia anche incoraggiato a vedere la lettura come fondamentale nella vita quotidiana.

L’importante è che leggere non diventi una forzatura né un compito: la lettura quotidiana nel bambino deve sempre essere rivolta al divertimento.

  • Parliamo di e-book

Sul tema dei libri digitali sentirete sempre la solita frase trita e ritrita: “Non è la stessa cosa del cartaceo…”

Ed è vero. Sono due emozioni diverse, soprattutto per chi, come la sottoscritta, ama tuffare il naso in mezzo alle pagine per respirarne l’odore. Ma la realtà è che gli e-book sono importantissimi: per l’ambiente (pensate a quanti alberi vengono risparmiati grazie al digitale!), per chi non può permettersi la versione cartacea, per chi non ha spazio in casa, e per quelli che in borsa vogliono portarsi più di un libro alla volta. Se tutti i testi scolastici fossero accessibili in digitale, non esisterebbero più zaini pesanti né genitori disperati per la spesa annua che comportano, e sarebbero molto più comodi per gli studenti e per gli insegnanti.

E ci sono molti altri vantaggi: gli e-book non si usurano con il tempo, non attirano la polvere, e si possono adattare a qualsiasi necessità di lettura: si può aumentare la dimensione del font, la luminosità, negli e-reader ci sono addirittura inseriti i dizionari, il che rende immediata e molto più facile la lettura in altre lingue.

Insomma, non dobbiamo essere troppo snob verso i libri digitali. Il cartaceo è fantastico, e una libreria piena zeppa è la gioia di ogni lettore appassionato, ma non c’è niente di male a modernizzare un po’ i propri metodi: in fondo, anche questo è leggere in tutte le sue forme.

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Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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