Hanami: la filosofia giapponese che spegne il rumore del mondo

Nella società moderna, il rumore mentale è diventato un compagno costante, alimentato dal flusso incessante di informazioni, dalle pressioni lavorative e dalle aspettative sociali. Questo sovraccarico cognitivo si manifesta come un continuo dialogo interiore, fatto di preoccupazioni, rimpianti e pensieri intrusivi, che impedisce di vivere pienamente il presente. Riuscire a spegnere questo sottofondo sta diventando sempre più difficile e al contempo sempre più essenziale. Si cerca costantemente di ritagliarsi momenti di silenzio e solitudine per ancorarsi al presente. C’è chi ricorre all’esercizio fisico, chi limita l’esposizione a stimoli digitali, chi si rifugia nella natura per ripristinare l’equilibrio mentale e ritrovare la serenità interiore. In questo contesto, ricco di svariati espedienti e filosofie, si ritaglia uno spazio interessante un’antica tradizione giapponese: L’Hanami

Quest’usanza celebra la bellezza effimera dei fiori di ciliegio. Letteralmente il termine significa: “ammirare i fiori”, ma è molto più di una semplice osservazione, è un rituale che coinvolge tutti i sensi, un invito a immergersi nella bellezza della fioritura primaverile (anche se è successo anche durante la neve), un’occasione per rallentare, connettersi con la natura e godere del momento presente.

una donna giapponese immersa nei fiori di ciliegio

Un tuffo nella storia. Come si svolge l’Hanami?

Le radici dell’Hanami affondano nel lontano periodo Nara (710-794 d.C.), quando si ammiravano i fiori di prugno. Con il tempo però, i ciliegi hanno preso il sopravvento, diventando il simbolo di questa tradizione. La loro fioritura, breve e intensa, rappresenta la bellezza effimera della vita, un invito a cogliere l’attimo e ad apprezzare ogni singolo istante. In Giappone, è consuetudine incontrarsi nei parchi, organizzando picnic sotto gli alberi di ciliegio in fiore; un momento di condivisione, di gioia, lontano dalla frenesia della vita quotidiana. Immaginate un parco invaso da una nuvola rosa di fiori di ciliegio, persone sedute sull’erba a chiacchierare, ridere e condividere cibo e bevande in compagnia di amici e familiari. Questa è l’immagine tipica dell’Hanami. L’antica tradizione tuttavia non si svolge esclusivamente durante il giorno. In molte località, si pratica anche lo Yozakura, l’osservazione notturna dei fiori, illuminati da lanterne che creano un’atmosfera suggestiva e romantica.

una foto rappresentativa dello yozakura
Yozakura

L’Hanami: l’arte e il benessere

L’Hanami ha ispirato generazioni di artisti giapponesi, da Hokusai con le sue stampe Ukiyo-e, che catturano la bellezza della natura e le scene di vita quotidiana, ai poeti che hanno celebrato la fioritura dei ciliegi nei loro haiku e tanka. Non si tratta solo di una tradizione estetica, ma anche una filosofia di vita ed una pratica di benessere; una tradizione che ci invita a rallentare, che ci ricorda l’importanza di prenderci una pausa, di staccare la spina e di goderci il momento presente. Quest’ultima ci porta a connetterci con la natura e ad apprezzare le piccole cose, a ritrovare il nostro equilibrio interiore e a ridurre lo stress.

“Sotto i ciliegi
nessuno è straniero
in primavera.”

Haiku di Kobayashi Issa (1763-1828 d.C.)

foto che rappresenta l'hanami giapponese

Come praticare l’Hanami a casa

Non è necessario andare in Giappone per godere dei benefici dell’Hanami. Possiamo portare questa tradizione nelle nostre case, trasformando semplici gesti quotidiani in momenti di benessere sfruttando il potere della vista, dell’olfatto e del tatto. Si può facilmente creare un’atmosfera confortevole accendendo una candela profumata, mettendo della musica rilassante e circondoci di elementi naturali, come fiori freschi o piante. Può essere utile anche il prenderci cura di noi stessi, trasformando la routine della cura personale in un rituale di benessere e ritagliandoci momenti di contemplazione e meditazione, liberi da influssi esterni.

“Chi vive in armonia con se stesso vive in armonia con l’universo”

Marco Aurelio

La frase di Marco Aurelio, come molte delle sue citazioni, proviene dalla sua opera “Pensieri” (in greco “Ta eis heauton”(Τὰ εἰς ἑαυτόν), ovvero “A se stesso”) ed è frutto delle riflessioni personali di un imperatore filosofo, aderente alla corrente dello stoicismo, che cercava di vivere attraverso la ricerca dell’equilibrio e della saggezza. Questo spunto ci da modo di osservare come, anche nella cultura occidentale, ritroviamo gli stessi elementi che caratterizzano l’Hanami: un invito a  ritrovare il benessere e l’equilibrio interiore e ad apprezzare ogni singolo istante della vita. Se il benessere comincia dentro di noi Hanami può essere un modo, un sistema da sperimentare, per spegnere il rumore del mondo, per riuscire a non farsi sopraffare, a mettere ordine nelle nostre priorità, nei nostri pensieri e a ritrovare il nostro equilibrio.

Fonte: https://www.vogue.it/article/hanami-abitudine-giapponese-benessere-come-praticarla-a-casa?awc=29927_1741531293_061760bb38eeffa3a1274921746fdf3b&utm_source=awin&utm_medium=banner&utm_campaign=paid-vogue-shop-affiliation
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