Il 13 Marzo 1911 nasceva L. Ron Hubbard, fondatore della Chiesa di Scientology (ufficialmente riconosciuta come associazione religiosa nel 1993), una comunità da sempre al centro di varie controversie legali e morali. Ma chi era Hubbard, e come è cominciata la sua rapida e inarrestabile ascesa nelle menti e nei cuori di milioni di statunitensi?
Un autore prolifico
Se vogliamo essere onesti, prolifico è un termine piuttosto eufemistico per Hubbard. Lo scrittore, infatti, detiene ad oggi il Guinness World Record per il maggior numero di opere pubblicate. A partire dagli anni ’30, l’autore comincia a pubblicare racconti per le riviste pulp, di gran voga durante l’epoca d’oro della fantascienza americana, e alcuni dei suoi romanzi raggiungono un enorme successo anche oltremare. Il tema delle sue opere è sempre quello dell’avventura, con ambientazioni e intrecci che cambiano di continuo, e Hubbard è in grado di scrivere molto, e rapidamente, in modo quasi frenetico; la sua fantasia è infinita e il suo desiderio di raccontare e divulgare viaggia a pari passo con essa. (Fonte: The Encyclopedia of Science Fiction).
Scientology probabilmente rappresenta solo una delle migliaia di sfaccettature della mente dello scrittore, una space opera divenuta mitologia, e poi concretizzata in un vero e proprio culto. Dopotutto, Hubbard non era completamente estraneo alla spiritualità e al misticismo: negli anni ’40, diventa amico di Jack Parsons, seguace di Aleister Crowley, e si affilia all’Ordo Templi Orientis, la loggia esoterica dell’occultista, dalla quale trarrà ispirazione per molte delle idee contenute nel suo Dianetics, considerata una sorta di “Bibbia” di Scientology (fonte: Bare-faced Messiah: the true story of L. Ron Hubbard di Russell Miller).
Cosa è Dianetics?
Nel 1950 esce un libro che rimarrà per ben 28 settimane nella lista dei bestseller statunitensi: si tratta di Dianetics, la Forza del Pensiero del Corpo, ed è il primo dei volumi in cui Hubbard concretizza la fede di Scientology. Il contenuto si presenta come rivoluzionario nel campo della psicologia e nella medicina per la salute mentale, e le teorie esposte dall’autore fanno rapidamente presa nelle menti dei lettori americani.
Hubbard si trovò ben presto inondato di lettere dei suoi fan, che chiedevano a gran voce più informazioni sulle tecniche esposte nel libro, e maggiori indicazioni su come raggiungere lo stato di Clear, ovvero di mente reattiva, libera da ogni trauma e legame fisico che potesse impedirne la libertà. Mentre scrittori fantascientifici come Isaac Asimov criticavano il contenuto dogmatico di Dianetics e la mancanza di tesi scientifiche a supporto delle teorie del suo autore (anche la comunità scientifica si dimostrò immediatamente scettica riguardo Dianetics. Tra le numerose fonti al riguardo, citiamo: Isaac Isidor Rabi, Review of Dianetics, Scientific American, January 1951, una delle prime e più esaustive critiche all’opera), L. Ron Hubbard prese una decisione che cambiò per sempre la sua vita e quella dei suoi seguaci: capitalizzare le sue teorie e passare dallo scrivere storie fantascientifiche a veri e propri testi sacri.
Dalla fantascienza al culto
Hubbard sfruttò appieno il fenomeno culturale creato dal suo Dianetics, e decise di sviluppare un’intero culto legato ad esso, asserendo di poter guarire le persone dai propri traumi e dalle proprie esperienze negative e farle reincarnare nel loro vero spirito Thetan (praticamente spiriti alieni immortali esonerati da un certo Lord Xenu, ma non andrò oltre…), così da raggiungere l’assoluta pace mentale e la superiorità psichica. Per creare una religione, però, Hubbard creò anzitutto un culto di se stesso: riscrisse completamente la storia della sua vita, presentandosi come un eroe della II Guerra Mondiale, e cominciò a raccontare le più mirabolanti storie riguardanti i suoi atti coraggiosi, come l’aver affondato quattro navi giapponesi e aver compiuto ogni sorta di miracolo per la propria patria. Il suo carisma e le sue capacità di narratore praticamente inesauribili fecero il resto. Hubbard cominciò ad attrarre sempre più seguaci, e a creare il proprio personaggio di salvatore dell’umanità, l’unico in grado di liberare l’Uomo dalle sue catene mortali. Ormai liberatosi del ruolo di scrittore, Hubbard divenne a tutti gli effetti un capo spirituale che deteneva il controllo delle menti di migliaia di persone, sempre facendo ciò in cui da sempre eccelleva: raccontare storie.
Scientology è stata da sempre al centro di numerose polemiche, e anche a più di 30 anni dalla morte del suo fondatore, le critiche riguardo i metodi utilizzati per tenersi stretti i propri adepti sono ancora accesissime. Eppure, Hubbard è stato in grado di convincere personalità del calibro di John Travolta e Tom Cruise, due tra i suoi seguaci più famosi.
Sicuramente, è grazie al suo talento come scrittore che il fondatore di questa religione è stato in grado di creare un vero e proprio culto, che ad oggi vede una costante crescita e sempre più accoliti in tutto il mondo. Solo in Italia, Scientology ha circa 300 000 seguaci, e una Chiesa fisica con sede a Milano.
Le fonti utilizzate per la documentazione personale dell’autrice sono molteplici, tra le quali anche:
World Religions in America: An Introduction di Jacob Neusner e American Religious Leaders, di Timothy L. Hall.
AGGIORNAMENTO
In seguito alla pubblicazione dell’articolo, abbiamo ricevuto dalla comunità italiana di Scientology che, facendo riferimento all’art. 8 della legge 47/1948, chiede il diritto di replica rispetto a quanto sopra riportato.
Con piacere, inseriamo e divulghiamo il contenuto della seconda missiva pervenuta dagli uffici degli Affari Pubblici dell’organizzazione religiosa:
Scientology è In Italia da più di 45 anni e ora conta 13 chiese e venti missioni sparse su tutto il territorio, che si occupano della crescita spirituale di molte migliaia di cittadini italiani di ogni età, ceto sociale e professione.
Come ogni religione nella propria fase iniziale di crescita ha dovuto superare il sospetto e la resistenza fisiologica che ogni sistema costituito oppone al nuovo che vuole trovare il proprio spazio.
Nel nostro paese ha superato da tempo il vaglio della magistratura e ora vi è un consolidato orientamento giurisprudenziale che ha uniformemente riconosciuto la sua natura religiosa e la piena legalità delle attività delle sue chiese e missioni.
Scientology non si basa sul culto della personalità del fondatore, come erroneamente affermato nell’articolo. Essa riunisce in sé la tradizione millenaria di saggezza orientale con il pragmatismo e la tecnologia occidentali.
Gli scientologist credono che:
-l’uomo è un essere spirituale immortale la cui esistenza si estende ben oltre l’arco di una singola vita;
– lo spirito è dotato di capacità superiori ma non realizzate.
-l’uomo è fondamentalmente buono e la sua salvezza dipende da se stesso, dagli altri e dal conseguimento del senso di fratellanza con l’universo.
Per quanto riguarda il valore dell’opera di L. Ron Hubbard, mi limito a riferire quanto egli stesso ha scritto e cioè che ci sono solo due test per sapere se una persona ha speso bene la sua vita; il primo è: ha realizzato ciò che intendeva realizzare? Il secondo è: le persone sono felici per il fatto che ha vissuto?
In risposta alla prima domanda abbiamo tutto il lavoro della sua vita che include oltre 5.000 scritti e quasi 3000 conferenze registrate su Dianetics e Scientology, mentre come risposta alla seconda persone di ogni età, razza, sesso e condizione sociale in 167 paesi del mondo le cui vite sono dimostrabilmente migliorate. [https://www.scientology.tv/it/series/i-am-a-scientologist/]
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