I videogiochi più apprezzati di sempre (secondo il web)

Da quando esiste internet, i videogiocatori hanno sempre cercato di individuare o classificare i “i migliori titoli di ogni tempo”.
A volte i gusti combaciano con i grandi numeri, altre volte invece no e purtroppo, ciò causa la nascita di roventi discussioni tra utenti di board e social online.

Tuttavia, campionando le opinioni degli appassionati di videogiochi, il sito Mashable è riuscito con un sondaggio, a ipotizzare quali siano i migliori tra i migliori. Ecco alcuni titoli ritenuti tra i più gettonati di sempre.

A Mons Forever Voyaging (1985)

Le avventure testuali sono apparse sugli schermi come trasposizione dei GdR cartacei, ma nessuna di queste ha mai avuto un impatto maggiore di A Mind Forever Voyaging di Steve Meretzky. Il viaggio come intelligenza artificiale che impara a conoscere la natura umana, viaggiando avanti e indietro nella vita di una persona immaginaria, ha dimostrato come anche i giochi basati solo sulla trama, possono offrire ai giocatori la libertà di sperimentare e scoprire. Tuttavia, è estremamente difficile provare AMFV o giocare a qualsiasi altro gioco Infocom oggi giorno, a causa di problemi di diritti e mancanza di supporto.

Civilization III (2001)

Ci sono giochi della serie più recenti e anche migliori. Ma Civilization III è stato tra i più apprezzati e giocati. La premessa della serie non è cambiata molto nel tempo: a partire dall’età della pietra, guidi la civiltà che hai scelto attraverso progressi scientifici, culturali, militari e diplomatici per un periodo di secoli. Il grado di controllo che hai sullo sviluppo del tuo popolo ti consente di fare cose come trasformare l’Impero Romano in una moderna civiltà nucleare. Molti giocatori sono rimasti fedeli al Brand nonostante l’arrivo di giochi davvero eccezionali come Age of Empires e StarCraft, il che è tutto dire.

Destiny (2004)

Figlio di Bungie (ed anche di Halo), Destiny é un frenetico sparatutto con ottimi elementi RPG che lo rendono un gioco unico anche in un genere così abusato come i First Person Shooter. Eppure é la componente social a renderlo così apprezzato ed amato. Che si voglia affrontare missioni con cinque sconosciuti o si vogliano scoprire i misteri di un mondo di gioco con gli amici, Destiny é uno sparatutto che va provato sia se siete (o non siete) amanti del genere.

Crash Bandicoot 2 (1997)

Crash Bandicoot (il cui quarto capitolo del Brand è uscito in questi giorni) era una di quei titoli che ci teneva incollati per ore allo schermo e che si faceva rigiocare con gioia spesso e volentieri. Il secondo capitolo é il più apprezzato della trilogia originale ed é ancora oggi il più amato dagli amanti del marsupiale arancione

crash bandicoot 2

GTA Vice City (2003)

Ogni Grand Theft Auto, dai tempi di Grand Theft Auto III, ha spinto i limiti di ciò che potrebbe essere un gioco open-world, sia attraverso la grafica che dalle dimensioni della mappa o dalle capacità multiplayer. Ma poiché i giochi recenti hanno cercato di simulare un mondo per davvero “reale”, lo spirito che ha definito Vice City, è quasi svanito del tutto. Meno interessato a rendere un simulacro di Miami, Vice City ha creato una meravigliosa fantasia anni ’80 decorata con blazer pastello e sfumature a specchio. L’ambientazione era così importante per questo gioco: un luogo, un tempo, un’epoca, un’estetica. Personalmente preferisco San Andreas, ma Vice City ha sempre avuto un posto speciale nel cuore dei fan ed il cast vocale è sempre stato di tutto rispetto – tra le voci troviamo Ray Liotta, Burt Reynolds e Dennis Hopper, solo per citarne alcuni. È un peccato che solo il seguito immediato, San Andreas, abbia riprodotto l’esempio di Vice City appoggiandosi a una vivida cornice di tempo e luogo, ma non si può certo dire che i giochi seguenti siano stati di bassa qualità.

To the moon (2011)

To the Moon più di un gioco, è un film interattivo per NES. Vestiamo i panni di una coppia di scienziati che lavorano per un’azienda il cui scopo è alterare i ricordi dei clienti che si avvicinano alla fine della loro vita. Il motivo di tutto ciò è fare in modo che i clienti abbiano memoria di aver realizzato un desiderio che in realtà non sono riusciti a portare a compimento. Con una premessa così carica si ottiene qualcosa di inevitabilmente sconvolgente, toccante e triste. Il gioco è abbastanza goffo nel gameplay per i giorni nostri e per molti, non è invecchiato neanche tanto bene. Eppure, To the Moon è un titolo che ha lasciato il segno nella generazione che ha avuto la fortuna di concluderlo e assistere al commovente finale.

The last of Us parte 1 (2013)

Ammetto che non sono particolarmente legato a questa serie, ma è indiscutibile il ruolo che questo titolo ha avuto per Sony. Arrivato alla fine del ciclo vitale di PlayStation 3, The last of Us ha saputo rapire, grazie ad un livello di narrazione senza pari, una grossissima fetta di giocatori in tutto il mondo ed è stato incoronato come il più bello di tutti i tempi da diverse testate.

the last of us

The witcher 3 (2015)

The Witcher 3 è l’unione di tutto ciò che amo dei giochi di ruolo. Durante le oltre 100 ore che vi ho dedicato, mi è venuto in mente il mondo estasiante di Jade Empire, i personaggi e le scelte memorabili di Mass Effect 2 e il senso di meraviglia che ho provato quando ho giocato a The Elder Scrolls IV: Oblivion. Ogni missione secondaria, ogni contratto di The Witcher rende questa esperienza videoludica indimenticabile.

The Legend of Zelda Majora’s Mask (2000)

Può non essere il gioco di Zelda più bello (quello è Breath of the Wild secondo molti), o il più apprezzato (che è Ocarina of Time), ma Majora’s Mask è sicuramente quello che ha avuto più impatto sulla community e che ha saputo rapire i gamer dall’inizio alla fine. Inoltre, apre a nuovi (ed in alcuni casi vecchi) filoni narrativi molto interessanti. Uno Zelda da recuperare assolutamente.

The Legend of Zelda Majora's Mask

World of Warcraft (2004)

World of Warcraft è senza dubbio l’RPG massivo online sovrano nel suo genere. Questo gioco è in grado di risvegliare la sete di scoperta in chiunque lo giochi, la diversità dei paesaggi e dei personaggi è affascinante e la musica continua a far venire i brividi lungo la schiena dei gamer più sfegatati. Una delle cose migliori di WoW è la pletora di modi di giocare, sia che ti piaccia macinare materiali da vendere nella casa d’aste, partecipare a campi di battaglia giocatore contro giocatore o affrontare raid impegnativi con gruppi di 10, 25 o anche 40 altri giocatori. È difficile annoiarsi in un gioco che offre così tante possibilità.

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