Il Buono, il Brutto e lo Scrittore: il far west del Web Hosting

Questo articolo è sponsorizzato da GoDaddy LLC

L’attività di un sito online o di un blog, è quella che Bilbo Baggins chiamerebbe una degna avventura. In molti sono coloro che si incamminano in questo tortuoso sentiero in virtù delle loro ispirazioni creative o del fatto che conoscono molto bene l’ambito della scrittura.
Ma la realtà dei fatti è ben diversa perché lo scrittore, un losco figuro barbuto e accanito fumatore, prima di schiacciare i suoi polpastrelli sui bottoni della tastiera, ha bisogno di interfacciarsi con un mondo che con molta probabilità, è a lui ignoto: parliamo dell’universo informatico e di tutte le varie sfaccettature di cui è composto – in particolare di Web Hosting.

Mantenere questo hobby o come in alcuni casi succede, svilupparlo a seconda delle proprie necessità, richiede una buona dose di apertura mentale verso frontiere composte da tecnicismi e conoscenze di sorta.

L’ingegnere informatico, infatti, sa che prima di iniziare a scrivere, è necessario ritagliarsi uno spazio in quel grande mare navigabile che è il web. L’ingegnere informatico conosce, tra le varie, la differenza tra uno spazio gratuito e uno dedicato. Insomma, per andare sul sicuro, l’ingegnere informatico dovrebbe essere il migliore amico dello scrittore, in modo da consigliargli i passi da intraprendere prima di inabissarsi in questo oceano.

In alcuni casi è così. In altri, lo scrittore e l’ingegnere informatico sono lo stesso individuo ed è anche meglio. In altri ancora, lo scrittore ha la fortuna di conoscere GoDaddy e di poter fruire dei relativi servizi.

Il Web Hosting di GoDaddy: in cosa consiste?

GoDaddy è una piattaforma di Web Hosting dove si possono acquistare domini su cui installare il proprio sito. Già sento l’eco di tutti gli scrittori-non-ancora-blogger in coro: che coooooosa?!?

Mettiamola così, se lo scrittore volesse acquistare un luogo dove poter vivere nell’isolamento da lui tanto agognato (e non un blog su cui postare le foto delle sue escursioni in Cambogia), l’hosting rappresenterebbe la casa mentre il dominio, l’indirizzo di residenza.

Per trovare un sito, infatti, lo scrittore non deve fare altro che digitare le coordinate di destinazione sul proprio browser. Ma questo, lo scrittore lo sa già; altrimenti non sarebbe arrivato fin qui.

GoDaddy non fa altro che avvicinare l’utente all’edificazione della sua prima “casa virtuale”. Accedendo alla piattaforma, lo scrittore si ritrova catapultato in una dimensione alternativa in cui finalmente è in grado comprendere con facilità ciò che deve fare per registrare un dominio e cominciare la sua avventura creativa sul web.

Non solo, l’azienda mette a disposizione una piazza di contenuti per dare un nome alle idee dello scrittore e al tempo testo, istruirlo su come attrarre lettori (o clienti) e a gestire il proprio lavoro.

Utilizzare GoDaddy è semplicissimo, basta registrarsi e in pochi click, siamo già in discesa. Dopo aver selezionato attraverso un comodo form, la soluzione di dominio più adatta alle proprie esigenze, lo scrittore potrà decidere a quale soluzione di web hosting affidarsi.

Ogni “casa” offre diverse potenzialità e GoDaddy presenta ben 4 opzioni differenti:

·     Starter (Villetta Singola)
Soluzione comprendente 1 sito web, 30 gb di spazio di memorizzazione e larghezza di banda illimitata (alcuni scrittori potrebbero scambiare la banda per un gruppo musicale ma in realtà stiamo parlando di connettività);

·     Economy (Palazzo)
Comprende tutte le funzionalità Starter, più assistenza, 100 gb di spazio, dominio gratuito con piano annuale ed email business gratis;

·     Deluxe (Attico a New York)
Per scrittori smanettoni che desiderano tutte le funzioni di cui sopra ma non ne hanno ancora abbastanza, questa soluzione prevede un numero illimitato di siti web (inclusi sottodomini) e spazio di memorizzazione. Opzione che rappresenta il miglior rapporto di qualità – prezzo;

·     Ultimate (Castello Privato in Svizzera)
Tutte le funzionalità di cui sopra più una potenza dell’infrastruttura hardware raddoppiata per mitigare l’ego dello scrittore permaloso. Inoltre, certificato SSL gratis per 1 anno (da non presentare al medico di famiglia), DNS premium gratis (anche questo da non sottoporre al dottore curante) e database illimitati.

Ognuna delle soluzioni è ottenibile in men che non si dica ma per i neofiti scrittori è consigliato partire dal pacchetto “starter” in modo da iniziare il cammino nell’ambito con uno dei Samwise più affidabili che si possa immaginare.

godaddy
Web Hosting a gogo, con GoDaddy! Let’s go! L’ho già detto “go”?

Infatti, GoDaddy mette a disposizione un’efficiente area di assistenza telefonica, composta incredibilmente da agenti italiani che sanno parlare in italiano – esattamente come lo scrittore medio. Questo fondamentale elemento, aiuterà tutti i blogger in erba ad accrescere le proprie competenze, oltre che a smanettare in modo compulsivo con i propri pc.

Grazie alla possibilità di avere la pre-installazione di Wordpress su tutti i pacchetti disponibili, GoDaddy è la scelta migliore per scrittori ma non solo. Basta dare un’occhiata ai commenti sul TrustPilot ufficiale dell’azienda per rendersi conto dell’affidabilità dei servizi.

GoDaddy ha anche una pagina di Facebook in italiano, per la felicità di scrittori con il pallino per i selfie e le fake news. Per gli Hipster con l’aria più intellettuale invece, c’è anche il profilo Twitter su cui vengono medesimamente pubblicati aggiornamenti, news e guide inerenti alla contenutistica ad opera dell’azienda.

Insomma, nel far west digitale, se non volete fare la fine di Sentenza ne Il Buono, il Brutto e il Cattivo, dovrete affidarvi a un Web Hosting davvero favorevole. GoDaddy è il Clint Eastwood che fa per voi perché, vedete… Al mondo ci sono due categorie di persone… Quelle che si occupano di Hosting e quelle che scrivono. Voi, che fate?

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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