Cari lettori de Il Bosone, a poco più di un anno dalla fondazione di questa rubrica, è davvero un piacere poter scrivere ancora della nostra celeste passione. Per questo, anche in questo mese di Novembre ci inoltreremo in un viaggio abbastanza dettagliato nel cielo notturno, alla scoperta di ciò che il firmamento del mese ha da offrirci.
Le raccomandazioni sono sempre le stesse: abbigliamento adeguato, un luogo abbastanza scuro, uno strumento portatile (un binocolo 10×50 va già bene), magari della buona compagnia e soprattutto le informazioni che troverete in questo articolo. Ricordiamo solo che la configurazione del cielo qui descritta, insieme alle relative immagini ivi comprese, fa riferimento a particolari data e luogo, riportate pure nelle immagini allegate, per cui potrebbe non corrispondere completamente a quanto osservato altrove o in tempi diversi. Con questi preparativi pronti, addentriamoci nel tour osservativo, iniziando come al solito dal cielo del Nord.
Il cielo settentrionale di Novembre
Le costellazioni visibili in questo quadrante di cielo, in questo periodo sono: Le due Orse, Maggiore (riconoscibile dall’asterismo noto come Gran Carro o Grande Mestolo) e Minore; il Drago; la Lince; la Giraffa e Cassiopea, con la sua forma a “W” .
Gli oggetti del profondo cielo (DSO) più facilmente rintracciabili, con strumenti poco potenti, in questa parte di cielo non sono molti ma meritano di essere presi in considerazione, e sono gli ammassi aperti NGC7654 e NGC581, vicini a Cassiopea; le galassie NGC3031, NGC3034 e NGC5457 e la nebulosa planetaria NGC3587 nella costellazione dell’Orsa Maggiore.
Il settore orientale del cielo
Ecco come appare il cielo ad OrienteGirandoci verso Est potremo vedere le seguenti costellazioni: il Cancro; il Cane Minore; l’Unicorno; la Lepre; i Gemelli; Orione; l’Auriga; il Toro e Perseo; mentre si intravede il Cane Maggiore che sta sorgendo. Questa regione del cielo offre, in questo periodo, uno spettacolo davvero splendido, dato che vi sono non solo un buon numero di stelle molto luminose, tra le quali Sirio (αCMa), Betelgeuse (αOri) e Procione (αCMi), le stelle più luminose delle rispettive costellazioni di Cane Maggiore, Orione e Cane Minore, che formano l’asterismo tipico della stagione in corso: il Triangolo Invernale, ma anche un bel po’ di oggetti DSO abbastanza facili da osservare; iniziando dall’orizzonte potremo trovare gli ammassi aperti NGC2632 nel Cancro e NGC2323 nell’Unicorno; NGC2168, nei Gemelli, è un altro ammasso aperto del settore, mentre NGC1904, nella Lepre, è un ammasso globulare; nella costellazione di Orione troviamo ben due nebulose diffuse: NGC1976 e NGC2068; il Toro ci offre tre bellissimi spettacoli: le Iadi in primis, un ammasso aperto a cui appartiene la stella più luminosa della costellazione, Aldebaran (αTau), e che formano la testa a “V” della sagoma; le Pleiadi (con la loro nebulosa interna NGC1432) anch’esse classificate ammasso aperto e la nebulosa diffusa NGC1952.
Salendo ancora con lo sguardo potremo soffermarci nei tre ammassi aperti dell’Auriga, di cui NGC1960 e NGC1912 posti all’interno della figura esagonale della costellazione mentre NGC2099 ne è appena al di fuori; infine segnaliamo NGC1039, l’ultimo DSO del settore, anch’esso un ammasso aperto, sito nella costellazione di Perseo.
Il Meridione celeste di Novembre
Il settore meridionale del cielo stellato.Verso Sud troviamo le costellazioni dell’Eridano; della Fornace e dello Scultore, vicino all’orizzonte; salendo con lo sguardo incontriamo la Balena; i Pesci, facilmente riconoscibili dall’asterismo noto come Cerchietto, e l’Ariete. Di queste costellazioni, non tutte potranno risultare visibili; a latitudini maggiori infatti quelle indicate come prossime all’orizzonte potrebbero risultare al di sotto di esso e quindi essere celate alla vista. In questo settore di cielo non abbiamo oggetti DSO facilmente osservabili con semplici strumenti, dunque non possiamo segnalare altro; un discorso a parte merita la stella Mira (οCet) o Omicron Ceti, una stella gigante rossa variabile intrinseca pulsante, nonché binaria visuale, che è capostipite delle variabili di tal genere, definite per l’appunto Mireidi. Essendo situata poco al disotto dell’Equatore Celeste, risulta pressoché visibile ovunque.
Novembre e i tramonti ad Occidente
Le costellazioni nel quadrante occidentale del firmamentoVolgendoci ad Ovest, infine, troviamo l’ultimo scorcio del firmamento estivo, volto ormai al tramonto, nelle costellazioni della Lira, facile da trovare per via di Vega (αLyr) la seconda stella più luminosa nel cielo boreale, e sicuramente la più luminosa del settore; il Cigno, con la sua caratteristica forma a croce; il debole Delfino, riconoscibilissimo per via della sua forma romboidale che ricorda un aquilone; l’Acquario e il Cavallino. Queste costellazioni risultano prossime all’orizzonte, mentre più in alto potremo vedere Pegaso, con l’asterismo noto come Quadrato, che ne disegna gran parte della sagoma; Andromeda; la Lucertola e Cefeo. Gli oggetti non stellari da segnalare in questa parte di cielo sono le galassie NGC224 e NGC221 in Andromeda, gli ammassi aperti NGC6913 e NGC7092 nel Cigno e gli ammassi globulari NGC6779 nella Lira e NGC7078 in Pegaso.
Ricordiamo in chiusura d’articolo la seguente congiunzione:
Luna – Giove, giorno 25 ore 5:00
A fianco della Luna quasi nuova brillerà il gigante Giove. L’evento si verificherà nella costellazione della Vergine. Sotto ai due astri si potrà notare Spica (αVir), stella alfa, o più luminosa, della costellazione.
Fonti:
Astonomia.com, per le notizie astronomiche;
Wikipedia, per i dati tecnici.
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