Il cielo di Ottobre

Cari lettori de Il Bosone ed appassionati di astronomia e osservazione, vi rinnovo il benvenuto in questa rubrica.
Come al solito ci occuperemo del cielo di Ottobre, il mese in corso, mostrando le costellazioni visibili (tutte le immagini sono relative alla data del 15 c.m. verso le 22:00 alle coordina te in esse indicate) e agli oggetti del cielo profondo, più facilmente osservabili anche con dei binocoli (in genere ci si riferisce ad un 10×50). Data la reale possibilità di incappare in una bella serata, armatevi del necessario per star fuori e seguite le indicazioni che verranno per spendere bene la vostra serata osservativa.

Cosa vedremo nel cielo di Ottobre

Compiendo il nostro consueto giro in senso orario, iniziamo da Nord:

Il cielo osservabile a Nord

Subito davanti ci si para l’Orsa Maggiore, riconoscibile dal suo asterismo più noto, il Gran Carro, molto basso sull’orizzonte ma ben visibile; in essa possiamo osservare, con un po’ di impegno, le galassie M81 e M82, poste all’incirca sopra la testa dell’Orsa; appena sotto la base del Carro, vicino la stella Merak (βUMa) troviamo la nebulosa planetaria M97, e infine, usando la distanza Mizar (ζUMa) – Alkaid (ηUMa) (le due stelle che formano la curva della coda dell’Orsa) come base si può costruire un triangolo isoscele avente M101 come vertice alto.
Sempre all’altezza dell’orizzonte è possibile vedere quello che rimane delle costellazioni di Bootes, ad ovest rispetto all’Orsa, e della Lince poco più ad est; il primo è quasi del tutto tramontato mentre la seconda sta sorgendo.
Alzando gli occhi gradualmente verso lo zenit vedremo in sequenza: il Drago, che con la sua coda si interpone tra le due Orse; l’Orsa Minore; la Giraffa, più o meno alla stessa altezza dell’Orsa minore; Cefeo e Cassiopea in cui segnaliamo gli ammassi aperti M52, la cui posizione è ottenibile prolungando (raddoppiando quasi) la distanza Shedir (αCas) – Caph (βCas), cioè la base alta (attualmente) della costellazione; e M103, posto poco più giù della stella Ruchbah (δCas), quella che origina, attualmente, la base verticale della “W” tipica della costellazione.

Il cielo di Nord-Est

Verso Nord-Est possiamo vedere, sempre da basso verso l’alto, le costellazioni dell’Auriga, con i suoi ammassi aperti M36, M37 e M38; di Perseo, in cui segnaliamo l’ammasso aperto M34, posto poco più ad ovest di Algol (βPer); del Triangolo, dal cui vertice alto, spostandosi poco più a nord, è possibile osservare la galassia M33; dell’Ariete e di Andromeda in cui si possono vedere le galassie M31 e M32.

Il cielo dell'Est
Il cielo dell’Est

Tra Est e Sud-Est possiamo notare che la costellazione di Orione sta sorgendo, così come quella dell’Eridano poco più a sud, infatti ci mostra per ora solo il suo arco, ma è ben visibile, anche se ancora bassa sull’orizzonte, la costellazione del Toro che vanta l’ammasso aperto a noi più vicino, le Iadi, che ne formano la testa e che contengono la sua stella più brillante Aldebaran (αTau), oltre a quello delle Pleiadi (M45) che stanno sulla sua spalla, e alla nebulosa M1 che è sita vicino alla stalla Alheka (ζTau) che forma il corno della figura generato da Aldebaran; più in alto ci sono la Balena; i Pesci e Pegaso.

Il cielo a Sud-Est

Le costellazioni a Sud meritano un discorso particolare poiché, a seconda della latitudine, potrebbero essere del tutto visibili, parzialmente visibili o per niente visibili; quelle qui descritte potrebbero quindi risultare parzialmente osservabili o addirittura del tutto invisibili in quanto sotto la linea dell’orizzonte.

Il cielo a Sud

Alle latitudini indicate nell’immagine relativa al cielo verso Sud, sono visibili, presso l’orizzonte, le costellazioni della Fenice, che sta sorgendo; della Gru, che è al suo apice, e del Microscopio, che sta tramontando;Poco più su troviamo lo Scultore e il Pesce Australe; queste, lo ripetiamo per rendere saldo il concetto, potrebbero essere appena visibili a latitudini superiori, o non apparire affatto nel cielo. Salendo ancora troviamo l’Acquario, dove è possibile osservare l’ammasso globulare M2; e il Capricorno con un altro ammasso globulare, M30; andando più su troviamo il Cavallino; i Pesci e rincontriamo Pegaso, in cui segnaliamo l’ammasso globulare M15 posto davanti al muso del cavallo, prolungando la congiungente tra le stelle Biham (θPeg) ed Enif (εPeg).

Il Cielo a Sud-Ovest

Nel settore compreso tra Sud-Ovest e Nord-Ovest troviamo tutte quelle costellazione che presto o tardi tramonteranno e ci ricordano che il tempo passa inesorabile. Tra queste ci sono: il Sagittario, in cui si può vedere M17, una nebulosa diffusa che si trova al confine con la Coda del Serpente; in quest’ultima, anch’essa quasi tramontata, segnaliamo la nebulosa diffusa M16; lo Scudo, dove possiamo osservare gli ammassi aperti M11 e M26;

Il cielo dell’Ovest

l’Ofiuco, ove è ancora possibile osservare l’ammasso globulare M14; e la Corona Boreale; salendo di quota troviamo le costellazioni estive, ossia l’Aquila, Ercole, in cui sono visibili gli ammassi globulari M13 e M92; la Lira, con l’ammasso globulare M56; la Volpetta, dove c’è la nebulosa planetaria M27; la Freccia; il Delfino e il Cigno con i suoi ammassi aperti M29 e M39.

Il cielo di Nord-Ovest

In questa trattazione ci siamo concentrati con più attenzione sui settori del cielo che ci permettono di osservare per più tempo gli oggetti in essi contenuti, mentre abbiamo solamente menzionato gli oggetti in altri settori, poiché più difficili da osservare o per la loro relativamente breve permanenza nel cielo osservabile.

Le congiunzioni del cielo di Ottobre

Per non farci mancare nulla riportiamo qui di seguito le congiunzioni che si verificheranno durante questo mese.

Luna – Saturno, giorno 6 ore 20:00
Nelle prime ore della notte del 6 ottobre, la Luna crescente percorre un tratto della costellazione dell’Ofiuco, dove si trova anche il pianeta Saturno. Poco più in basso brilla Antares, il “cuore” dello Scorpione.

Luna – Marte, giorno 8 ore 21:00
La sera dell’8 ottobre, si potrà ammirare la congiunzione tra la Luna, prossima al Primo Quarto, e il pianeta rosso, Marte. I due astri si incontreranno nella costellazione del Sagittario.

Mercurio – Giove, giorno 11 ore 6:30
Quando sarà possibile individuare Giove al mattino presto, dopo la sua congiunzione con il Sole? Una osservazione potrebbe essere tentata prima del sorgere del Sole dell’11 ottobre, quando Giove sarà molto vicino a Mercurio nella costellazione della Vergine.

Luna – Pleiadi, giorno 18 ore 2:30
Nel corso della notte tra il 18 e il 19 ottobre la Luna percorrerà parte della costellazione del Toro, non molto vicino all’ammasso delle Pleiadi, ma attraversando invece le Iadi, avvicinandosi alla stella Aldebaran.

Luna – Giove, giorno 28 ore 6:30
Negli ultimi giorni del mese sarà più facile osservare Giove, basso sull’orizzonte orientale, tra le prime luci dell’alba. Al mattino del 28 ottobre sorge preceduto dalla sottile falce di Luna calante a due giorni dalla Luna Nuova, nella costellazione della Vergine.

Venere – Saturno, giorno 30 ore 18:00
Dopo il tramonto del Sole del 30 ottobre si potrà osservare Venere che, nel suo veloce percorso tre le stelle, ha ormai superato Saturno. I due pianeti si trovano nella costellazione dell’Ofiuco, vicino al limite con lo Scorpione.

Alla fine, dunque, non resta altro da fare che organizzarsi ed uscire, quando il tempo (sia in senso cronologico che metereologico) permette di farlo.
Auguro una buona osservazione a tutti, ed un arrivederci al prossimo articolo.

Fonti:

  • Astronomia.com, per le news;
  • Wikipedia, per i dati tecnici.

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Giovanni

Sono alto nella media; sono robusto nella media; sono bello nella media; sono intelligente spropositatamente. Detto questo devo rendere noto solo che adoro la fantascienza in tutte le sue forme; gioco frequentemente on line al vecchio (immortale) Jedi Knight: Jedi Academy e mi diletto leggendo manga che considero 'di un certo livello'. Ho studiato fisica, perché mi hanno sempre incuriosito i meccanismi che regolano la realtà intorno a noi, ma l'oggetto vero della mia passione sta milioni di chilometri sopra di noi, e si mostra appena solo di notte, il cosmo, coi suoi oggetti affascinanti e fenomeni terribilmente meravigliosi. Il resto è vita comune, poco accattivante.
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