Il Sacrificio del Cervo Sacro è un film che ti attira fin dal trailer, dove viene spregiudicatamente fatto il nome di un mostro sacro della cultura cinefila Nerd: si scomoda con una certa nonchalance Kubrick, il più imitato dei registi nei secoli dei secoli. E’ a quel punto che il cinefilo classico annota il titolo, e corre al cinema.
Anche io sono caduta nel tranello, e vi lancio i 4 motivi per i quali, secondo me, Il Sacrificio del cervo Sacro merita una chance:
- Nicole Kidman
Signori, di cosa parliamo. La Kidman sa come dare spessore a ogni personaggio che interpreta, e in questa pellicola il suo talento spiccato non fa eccezione.
2. La gioia delle inquadrature
Sei lì, raggomitolato nella tua poltroncina, e ti passano davanti sequenze che non possono non ricordarti qualcosa. Nelle riprese ambientate in ospedale, luogo dove il nostro protagonista Steven lavora, possiamo rivedere le sequenze di Shining in cui il piccolo Danny si muove attraverso i corridoi dell’Overlook Hotel a bordo del suo triciclo: abbiamo corridoi di un ospedale, stavolta, ma la macchina da presa sembra muoversi allo stesso modo ricreando nello spettatore il medesimo sentimento di claustrofobica eccitazione portato dalle scene del cult di Kubrick.
3. L’atmosfera sospesa
Se cerchi un film con una chiara conclusione, dove la storia prosegue pronta a svelarsi man mano allo spettatore in tutta la sua linearità, questo film non fa per te. Ma se riesci a gioire delle atmosfere e delle sensazioni che una pellicola di questo genere sa offrire, apprezzerai senz’altro la tensione sempre presente dal primo minuto all’ultimo, che sa tenere sulle spine senza mai tirare troppo la corda, in un equilibrio d’inquietudine che ti spinge ad andare fino in fondo.
4. I richiami a David Lynch e a Twin Peaks
Chi conosce Twin Peaks non vede più i ventilatori da soffitto come semplici elettrodomestici. Nell’emisfero della serie tv cult un ventilatore da soffitto in funzione indica spesso la presenza di un entità malvagia, la presenza del sovrannaturale nelle vicinanze, ed è curioso che nel film appaiano diverse volte in corrispondenza delle scene principali legate al misterioso Martin. Coincidenze strane o omaggi volontari?
I più lynchiani di voi noteranno anche una scena particolare di due persone sedute ad un tavolino, in un posto simile a quello ripreso in una scena di Mullholland Drive girata in un cafè.
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Vi lascio con il trailer della pellicola, aspettando i vostri commenti! Ricordate inoltre di passare nella mia pagina facebook per non perdere nessun aggiornamento!
La vostra compagna di viaggi audiovisivi,
Martina Cappello
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