Quando ho letto Inumani vs X-Men, mesi fa dagli U.S.A., stavo recensendo Civil War II qui sul Bosone.
In quell’articolo “prevedevo” una resa dei conti (ed anche altro, ne riparleremo) e infine eccoci qua: la guerra tra i due super-gruppi è finalmente iniziata!
Inumani vs X-Men: sinossi senza spoiler
In principio fu Secret Wars, la fine del Multiverso Marvel.
I successivi numeri 1 ci portarono avanti di otto mesi dopo l’evento, senza Ciclope.
Che fine aveva fatto il leader degli X-Men?
Nel frattempo Freccia Nera rilasciò nell’atmosfera terrestre la Nube Terrigena: questa nube trasforma gli esseri umani con dna inumano in Inumani veri e propri.
Punto di incontro/scontro tra le due razze: le Nubi sono letali per i Mutanti. Nelle testate lette da Secret Wars, Bestia è ad Attilan, patria degli Inumani, a studiare una soluzione.
Il prologo a Inumani vs X-Men, uscito lo scorso mese, è La morte di X.
Come intuibile, in esso viene rivelato perchè Ciclope è morto e come mai Mutanti e Inumani sono in tregua.
Il numero 1 (di 3) dell’evento, uscito da pochi giorni, arriva subito al dunque: i destini delle due razze vanno a collidere. Chi vincerà?
Inumani vs X-Men è un evento di nicchia?
Con Civil War II la Marvel ha detto addio (si fa per dire) alle maxisaghe: per scelta editoriale, infatti, i numeri di albi sono stati ridotti e i tie-in praticamente vicini allo zero. Le maxisaghe non vendono (cit).
Nella pratica, Inumani vs X-Men presenta sei numeri (tre nell’edizione italiana) e pochissimi tie-in: da noi saranno due nel mese di luglio e tre ad agosto; le testate e i personaggi interessati sono solo relativi a Mutanti e Inumani, e questo incide molto sulle vendite…
Il fumetto è inoltre fuori dalla “moda” del MCU presente e futuro, data la retrocessione di Inhumans da film a serie tv.
Di contrasto però il fumetto finale è godibile, molto più dei precedenti crossover, sicuramente più della deludente seconda guerra civile.
Soule e Lemire hanno scritto una storia che nella sua interezza (prologo, saga, tie-in) può essere tranquillamente decontestualizzata e letta indipendentemente dal resto, come se fosse fuori continuity.
Lo stile di disegno di Yu rende il tutto più fluido: fanno molto anche l’assenza delle double splash page e le razionate splash di cui avevamo avuto una preoccupante crescita esponenziale.
Per ora ci godiamo il corposissimo prologo da 136 pagine e il primo albo, magari in vacanza! E se volete altri suggerimenti, leggete questo articolo e seguiteci sulla pagina facebook!
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