In questi giorni l’attenzione dei media è stata riservata quasi esclusivamente al Covi-19 e le strategie per combatterlo. E a causa del coronavirus, è stato messa in disparte una notizia che sta sconvolgendo l’Africa e ora anche l’Asia: l’invasione delle locuste.
L’invasione delle locuste
Da oltre un mese, infatti, uno sciame di cavallette, molto più grande della superficie totale di Roma, si è spostato tra vari paesi dell’Africa centrale, Somalia, Etiopia, Egitto, Kenya, Uganda e Sudan. Lo sciame, composto da quasi 200 milioni di locuste, può percorrere fino a 150 chilometri al giorno, distruggendo raccolti e vegetazione. Questi insetti sono in grado di divorare, in un solo giorno, una grande quantità di cibo, pari a quella consumata da 90 milioni di persone.
Secondo gli esperti, questa che sembra una nuova piaga biblica, è causata dai cambiamenti climatici (di cui parliamo già qui per la situazione del permafrost). La responsabile della campagna agricoltura di Greenpeace, Federica Rerrario, ha spiegato che
Le locuste hanno bisogno di terreno umido e sabbioso per deporre le uova e proliferare, condizioni che si sono verificate a causa dell’anomala stagione delle piogge, che si è protratta nel tempo, più del normale. La diversa disponibilità d’acqua e l’umidità, ha permesso alle locuste di riprodursi in maniera repentina e abbondante e di spostarsi in maniera molto veloce. Sfruttando il vento questi animali riescono a percorrere in un solo giorno anche 150 chilometri.
La situazione è molto grave sia per l’agricoltura e l’economia ma anche per la popolazione. Infatti, sono oltre 10 milioni le persone coinvolte e 4 milioni i bambini che soffrono già di malnutrizione. Ma non finisce qui. Infatti, ora le micidiali cavallette si stanno spostando verso l’Asia.
La possibile uscita di emergenza: un esercito di anatre
In questi giorni, lo sciame di locuste, ha sorvolato il Medio Oriente, lo Yemen, l’Arabia Saudita, il Bahrain arrivando fino in Pakistan e India oscurando i cieli e abbassando la visibilità. In India hanno distrutto oltre 380 mila ettari di coltivazioni provocando seri danni al raccolto. Ora lo sciame sta per arrivare in Cina, già segnata dal coronavirus. Tuttavia le autorità non vogliono farsi cogliere impreparate e hanno predisposto un’arma per affrontare la nuova emergenza.
Si tratta di un metodo del tutto ecologico: un esercito di anatre, almeno 100 mila esemplari che affronteranno le locuste. Le anatre sono in grado di mangiare più di 200 locuste al giorno ed infatti la Cina, le aveva già utilizzate nel 2000 per un’emergenza simile.
Il campo di battaglia sarà quello del Pakistan, luogo dove il governo cinese rilascerà la sua arma beccuta. Gli uccelli copriranno un perimetro di quasi 5 mila chilometri dalla provincia orientale di Zhejiang fino al confine del paese.
Già 20 anni fa, le anatre si erano dimostrate un metodo efficace contro gli stessi insetti, ha spiegato il ricercatore Lu Lizhi dell’Istituto di Tecnologia Agricola di Zhejiang. Speriamo che il secondo round risulti nuovamente favorevole ai pennuti dato che ne verranno spiegati in numero inferiore rispetto al precedente “conflitto”. Nel 2000, infatti, le locuste all’attacco dei campi erano molte di più e sono state respinte da un quantitativo di circa 700 mila unità di volatili, accompagnati dalle “alleate” galline.
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