Sembra che J.K. Rowling, la madre di Harry Potter, non voglia proprio trovare il modo di tirarsi fuori dalla bufera che l’ha presa in pieno negli ultimi tempi e della quale abbiamo parlato anche recentemente.
Le sue pericolose affermazioni hanno ormai fatto sì che in rete sia stata rinominata TERF, ovvero “trans-exclusionary radical feminist“. Insomma, una femminista radicale che discrimina le donne trans.
La sua malcelata avversione per le persone transgender fa progressi e ora prende un’altra piega inaspettata. E’ di poche sere fa un litigio su Twitter con un illustrissimo collega, l’americano Stephen King, il re del terrore.
J.K.Rowling vs Stephen King
“Ho sempre adorato Stephen King“, aveva scritto la romanziera inglese, “ma oggi il mio affetto per lui raggiunge nuove vette. È così facile per gli uomini ignorare le preoccupazioni delle donne o minimizzarle. Ma io non dimenticherò mai gli uomini che si sono esposti quando non ne avevano il bisogno. Grazie Stephen“. Questo dopo che King aveva espresso delle dichiarazioni su donne e misoginia, argomento caro alla Rowling.

Ma a quel punto entra in scena un utente, come un fulmine a ciel sereno, scrivendo: “Ora però dovresti parlarci del tweet della TERF” rivolgendosi a King “Devi dirci a noi, tuoi lettori abituali, se credi che le donne trans siano donne“.
“Sì. Le donne trans sono donne”. Risponde lapidario e senza esitazioni King.
A questa affermazione scomoda la Rowling avrebbe reagito duramente (per i canoni dei social, ovviamente), cancellando subito il suo precedente tweet per ripicca. Avrebbe poi anche tolto il follow a Stephen King per qualche ora (in seguito è tornata a seguire il suo profilo).
Per le sue posizioni la Rowling si era attirata addosso le critiche delle star della saga di Harry Potter Daniel Radcliffe, Evanna Lynch, Emma Watson e Rupert Grint, tutti scesi in campo a difesa dei trans.
Anche i dipendenti di Avalanche Software, che sta sviluppando un RPG basato su Harry Potter (di cui potete leggere in un altro nostro articolo), sembrano perplessi a causa del comportamento mostrato pubblicamente da J.K.Rowling.