Aggiornamenti freschi sulle preoccupazioni legate all’uscita del film “Joker” di Todd Phillips. Se non sapete di cosa stia blaterando, significa che vi siete persi questo articolo. Leggerlo vi farà calare nel contesto, quindi, se non lo avete già fatto, ve lo consiglio caldamente.
Entriamo nel vivo della faccenda: in seguito a delle preoccupazioni espresse dai familiari della strage di Aurora, ci sono state diverse reazioni.
Ho già parlato della risposta di Warner Bros ma TMZ, che ha intervistato uno dei genitori delle vittime, rende noto che il cinema Century 16 in cui si è consumata la sopracitata strage ha deciso di non proiettare il nuovo titolo della Warner Bros.
Scelta discutibile anche secondo Mike Senecal, padre di una ragazza rimasta ferita durante la sparatoria del 2012.
Le persone devono essere in grado di separare la realtà dalla finzione, dice Mike, dichiarando inoltre che andrà a vedere il film come avrebbe fatto sua figlia, suicidatasi un anno fa, se fosse stata ancora in vita.
Il vero problema non sono i film, sostiene infatti, ma la carenza di cura per chi ha problemi di salute mentale.
Niente Cosplay di Joker in alcuni cinema
Un’altra forte reazione è stata quella di Landmark Theaters, una grossa catena di cinema americana. Il CEO Ted Mundorff ha infatti dichiarato che non sarà consentito agli spettatori di indossare costumi, maschere o face painting, una pratica piuttosto diffusa per produzioni di questo genere.
Attualmente non ci sono notizie sulle reazioni di altre catene se non la dichiarazione di AMC che ha dichiarato che sarà consentito qualsiasi costume purché non copra il viso; e quella di Regal Cinemas, la cui risposta è stata soltanto un accenno al fatto che la sola esistenza di un film, a loro parere, non sia causa o segnale di violenza.
Nonostante inoltre si sia sparsa la voce di una seria allerta per possibili sparatore, la polizia di Los Angeles ha dichiarato a TheWrap e Variety che non c’è alcun segno di una minaccia credibile, per quanto la faccenda stia venendo seguita con attenzione.
Il dipartimento dunque sembra soltanto voler incrementare la visibilità di pattuglie e vigilanza nei pressi dei cinema, per scoraggiare eventuali malintenzionati.
Alcuni però ritengono che l’esercito americano abbia ricevuto dall’FBI segnalazioni di possibili pericoli da loro individuati, e che tutti i dipendenti delle sale cinematografiche siano stati attentamente istruiti ad avere una grande attenzione e a mantenere norme di sicurezza aggiuntive per i giorni di uscita del film.
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