Krypto, l’incredibile storia del cane di Superman (tra alti e bassi)

Nell’intricatissimo universo dei fumetti DC, un personaggio insolito ha catturato l’attenzione e il cuore dei lettori: Krypto, il cane superpotente di Superman. Dotato di poteri simili a quelli del suo invincibile umano, ha vissuto un’evoluzione sorprendente nel corso degli anni. Con l’annuncio della sua presenza nei futuri film DC, la curiosità intorno a Krypto è cresciuta ulteriormente. Ma qual è la vera storia di questo cane speciale? Come si è ritagliato un posto così importante (ma mai quanto quello di Christopher Reeve) nell’affetto di fan e appassionati?

Le origini di Krypto, un cane fuori dal comune

La prima apparizione di Krypto risale al lontano 1955, durante la cosiddetta Silver Age dei fumetti. Creato dalle menti brillanti di Otto Binder e Curt Swan, Krypto venne presentato come il fedele amico a quattro zampe di Superboy, la versione adolescente di Superman. In un’epoca in cui i fumetti erano pervasi da un’atmosfera idealizzata e nostalgica, Krypto incarnava perfettamente lo spirito del tempo: un cane proveniente dal pianeta Krypton, inviato nello spazio dal padre di Superman, Jor-El, durante un test di volo.

Tuttavia, il destino aveva in serbo per lui un viaggio più lungo del previsto, e Krypto giunse sulla Terra solo quando Kal-El era ormai un giovane uomo nella cittadina di Smallville.

Sotto i raggi del sole giallo terrestre, Krypto sviluppò capacità straordinarie, proprio come il suo padrone. Super udito, super fiuto e un’intelligenza fuori dal comune: erano queste le caratteristiche che lo resero una sorta di “Superdog”, pronto ad affiancare Superboy nelle sue avventure.

Nonostante alcune trovate narrative piuttosto bizzarre, tipiche di quel periodo, come il vedere un cane indossare un mantello e combattere il crimine, Krypto riuscì a conquistare il cuore dei giovani lettori. La sua popolarità fu tale da spingere i creatori a farlo tornare più volte, affiancato da altri improbabili “Super Pets” come Streaky il Supergatto e Beppo la Super Scimmia.

un'immagine dei comics americani che mostra il cane crypto in tutta la sua magnificenza con il mantello rosso
Il cane Crypto nei fumetti americani

Il successo di Krypto perdurò per tutta la Silver Age, fino a quando i gusti del pubblico iniziarono a mutare. Negli anni ’70, l’ascesa della Marvel e l’arrivo di lettori più maturi misero in discussione la figura di un cane volante con il mantello. Lui scomparve gradualmente dalle scene, e si ipotizzò che avesse abbandonato la Terra per esplorare lo spazio profondo.

Nonostante la sua assenza dalle storie principali, però, Krypto non cadde nel dimenticatoio. Persino dopo il grande reboot del 1985, Crisis on Infinite Earths, che ridefinì gran parte della mitologia di Superman eliminando gli elementi più leggeri, il ricordo di Krypto rimase vivo. Ci vollero due decenni perché il cane tornasse alla ribalta, ma all’inizio degli anni 2000 Krypto riemerse con forza in storie che cercavano di recuperare lo spirito nostalgico del passato.

Nel 2000, la storia “Return to Krypton” riportò in scena Krypto come parte di un elaborato inganno ordito dal malvagio Brainiac 13. Alla fine dell’avventura, però, il cane riuscì a seguire Superman nella realtà, diventando il suo fedele compagno. Questa nuova incarnazione del fedele quattro zampre, pur mantenendo i poteri del suo padrone, era molto più simile a un vero cane, con tutte le caratteristiche e le esigenze di un cucciolo bisognoso di addestramento. La sua presenza creò momenti esilaranti e toccanti, specialmente nel rapporto con Conner Kent, il nuovo Superboy.

Nel 2009, il fumetto “Superman: Secret Origin” di Geoff Johns ristabilì definitivamente le origini di Krypto come cane di famiglia su Krypton, cementando il suo ruolo nell’universo DC. Da quel momento, il personaggio ha continuato ad apparire in diverse incarnazioni, diventando parte integrante della continuity anche nei reboot più recenti come DC Rebirth.

superman adulto che parla con il cane crypto in una tavola dei fumetti originali

Il suo fascino non si è limitato alle pagine dei fumetti. La sua prima apparizione animata risale al 1966 in “Adventures of Superboy”, e negli anni successivi il cane è comparso in numerosi show, spesso con ruoli di supporto. Nel 2005, ha persino ottenuto una serie tutta sua, “Krypto the Superdog”, durata due stagioni su Cartoon Network.

Ma è stato il 2022 a segnare un vero e proprio trionfo con il film d’animazione “DC League of Super-Pets”. In questa pellicola, dove la voce del cane è stata interpretata nientemeno che dall’ormai onnipresente Dwayne “The Rock” Johnson, sono stati introdotti nuovi elementi alla mitologia del personaggio, come l’alter ego civile “Bark Kent” (simpatico gioco di parole nel nome).

Ora, i fan attendono con trepidazione il debutto di Krypto in un film live-action. James Gunn, il regista al timone del nuovo universo cinematografico DC, ha confermato che il supercane kryptoniano sarà una presenza fissa nelle future avventure di Superman sul grande schermo. Inoltre, ci sono buone probabilità che Krypto appaia anche in “Supergirl: Woman of Tomorrow”, dove il cane riveste un ruolo chiave nella trama originale del fumetto.

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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