La Tata: la celebre sitcom su Netflix a febbraio

Nel 1993 usciva negli USA quella che presto divenne una sit-com tra le più popolari dell’epoca, The Nanny. In Italia arrivò un paio di anni dopo con il titolo La Tata.

La serie, un totale di 146 puntate divise in sei stagioni, narrava le vicende della strampalata Francine Fine, di origini polacche (italianizzata in Francesca con origini ciociare nell’adattamento nostrano), assunta dalla ricca famiglia Sheffield come tata per i tre figli di Maxwell, impresario di Broadway.

Tanto il successo riscosso in quegli anni dalla sit-com da valergli ben 11 nomination agli Emmy Awards e da restare impressa nella mente dei telespettatori fino ad oggi.

La Tata su Netflix

Di certo fa scalpore la notizia riportata dal magazine Io Donna sulla propria pagina Instagram riguardante l’arrivo sulla piattaforma Netflix, a febbraio (che si aggiunge alla gradita notizia dei capolavori dello Studio Ghibli), di tutte le sei stagioni della serie.

Attualmente è disponibile soltanto su Tim Vision e in lingua originale, su Amazon Prime. Netflix Italia per ora non ha né smentito né confermato, per cui dobbiamo attendere ulteriori delucidazioni in proposito.

Nel 2018, Fran Drescher, sceneggiatrice e soggettista della serie, nonché interprete proprio de la tata Francesca, fece parlare nuovamente della sit-com annunciando un reboot imminente con la rapper statunitense Cardi B nei panni della nuova Francesca. Purtroppo invece il progetto non è mai andato in porto.

Forse l’iniziativa, con il tempo, è diventata altro, poiché sembra che Broadway vedrà l’adattamento come musical della storica sit-com, con la Drescher come produttrice.

Insomma, sembra che ci sia un sacco di fermento intorno alla serie che si avvicina al suo trentennale dalla data di uscita negli anni’90 ma che non sembra assolutamente invecchiata – anzi carica e ancora capace di destare l’interesse generale.

La Tata fu poi fu adattata in una lunga lista di paesi (Argentina, Cile, Grecia, Polonia e altri), talvolta modificando nomi, città di ambientazione, religioni, per meglio renderle comprensibili e fruibili ai telespettatori, ottenendo sempre grande successo.

Come affermato recentemente da Rachel Bloom, che si occuperà di testi e musiche del musical, quella di Francesca e della famiglia Sheffield “è una storia universale che ha toccato i cuori delle persone di ogni etnia, religione ed orientamento”.

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