Labyrinth – the adventure game: un GdR inaspettato

Gli anni 80 ci hanno regalato una grande quantità di film cult che non dimenticheremo facilmente. Labyrinth è uno di questi titoli, famoso anche, ma non solo, grazie alla magnifica interpretazione di David Bowie nei panni di Jareth, re dei goblin.

La trama del film vede una giovane ragazza attraversare un insidioso labirinto pieno di strani enigmi e creature per recuperare suo fratello rapito dai goblin… Ma attraversare il labirinto, oltre che un viaggio difficile e pieno di insidie, enigmi e strani incontri, è una corsa contro il tempo: la ragazza ha infatti soltanto 13 ore di tempo prima che suo fratello sia perduto per sempre.

Come dite? Vi sembra proprio un dungeon come vi potreste aspettare in un classico GdR? Beh, questa struttura che ci ha accompagnato nella visione del film di Jim Henson (che ricordiamo essere il creatore dei muppets, oltre che dei pupazzi utilizzati per le creature di Labyrinth) la ritroviamo nell’Adventure Game, un vero e proprio gioco di ruolo che permette di giocare nel mondo dell’iconico labirinto.

Labyrinth: il Gioco di avventura

Sul sito di River Horse, l’editore del manuale, viene descritto chiaramente che il prodotto è una singola avventura adatta sia a giocatori esperti – per i quali sarebbe possibile utilizzare un sistema di gioco che già conoscono – che a fan di Labyrinth che non siano giocatori di ruolo, che potranno invece utilizzare il regolamento semplificato presente nel manuale.

Già, perchè nonostante Labyrinth sia figlio degli anni 80 River Horse (come ci si poteva aspettare dopo il gran lavoro fatto con Tails of Equestria) preferisce un regolamento light-rules ad un sistema OSR pieno di statistiche, facendo sì che ci si concentri sulla narrazione e su… Gli enigmi!

labyrinth gdr

Già, perchè la struttura dell’avventura, che rassomiglia alla trama del film nella necessità per i personaggi di attraversare il labirinto e raggiungere il castello di Jareth entro 13 ore, si basa proprio sul fatto che nel labirinto ci sono enigmi e strane creature che possono essere superate in vari modi e con o senza conseguenze che possono influenzare le stanze successive.

In molte stanze, inoltre, saranno presenti dei veri e propri minigiochi da svolgere al fine di proseguire nel viaggio attraverso le stanze del labirinto. Rapide partite di scacchi, ad esempio, o indovinelli, o ancora giochi di parole e piccoli enigmi tattici.

Degno del re dei goblin

Se siete preoccupati della poca giocabilità… Non siatelo. L’avventura non è lineare, e prevede 100 incontri diversi che possono essere sfruttati secondo un procedimento casuale, permettendo dunque di essere giocata più volte anche senza trovarsi mai di fronte alla stessa stanza… e se questo dovesse accadere, comunque, ogni stanza ha elementi casuali o customizzabili che permettono di renderla ogni volta unica.

E se questo non vi bastasse, beh, potrete trovare una serie di regole e strumenti utili per creare le vostre stanze e rendere l’avventura ancora più variabile e inaspettata.

Inaspettata, tra l’altro, come una piccola perla che questo manuale ha deciso di riservarci ritagliando un vero e proprio scomparto all’interno delle sue stesse pagine. Sì, uno di quelli dove di norma si nasconde la fiaschetta dell’alcool: beh, in questo caso è molto piccolo e contiene una coppia di dadi che riprendono il colore rosso e dorato della copertina.

Una sciocchezza, forse, ma stiamo pur sempre parlando di Labyrinth… Potevamo aspettarci di meno?

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