Lamentele crescenti nel mondo dei giochi per PC: sfide e frustrazioni

Se anche voi siete appassionati di giochi per PC, negli ultimi due anni avrete sicuramente notato una crescente ondata di insoddisfazione nella comunità. Un senso di frustrazione che sembra andare di pari passo con una serie di sfide che il settore dei giochi per PC sta affrontando. Molti giocatori si sentono sull’orlo di una crisi e non è difficile capire il motivo. Questo mondo sta affrontando una serie di sfide e sembra che i videogamers non sono in grado di “reggere la botta” (come si dice a Roma).

C’è un problema fondamentale: i giocatori sono presi poco in considerazione nella produzione dei giochi

Il mercato dei giochi per PC è stato recentemente colpito da una serie di tempeste perfette, che si sono fuse nel 2023 creando un’atmosfera di insoddisfazione, soprattutto nella fascia di mercato più costosa e nel segmento AAA. Innanzitutto, la pandemia ha avuto un impatto significativo sulle schede grafiche, mettendo in crisi Nvidia e portando a tre anni di rilasci e prezzi che superano di gran lunga il budget della maggior parte delle persone. Inoltre, alcuni giochi di successo hanno avuto problemi di funzionamento, seguiti da altri ancora. Per non parlare della cattiva gestione e i problemi interni che hanno colpito alcuni studi di sviluppo molto amati, influendo negativamente sulla qualità dei giochi. Nel frattempo, i prezzi dei giochi continuano ad aumentare e il DRM (Digital Rights Management) continua a limitare le prestazioni di molti titoli.

La situazione sembra critica e i giocatori sono alla ricerca di un capro espiatorio. Le critiche si concentrano sugli sviluppatori che sembrano essere pigri (anche se in realtà sono tra le principali vittime di sfruttamento a causa dei ritmi di produzioni fuori di testa), sul QA che dovrebbe individuare i bug e sui dirigenti aziendali che sembrano non avere a cuore l’esperienza del giocatore. Allo stesso tempo, i giocatori si accusano a vicenda, puntando il dito contro chi continua ad acquistare giochi di bassa qualità alimentando così il problema.

Questa frustrazione genera una sorta di confusione, con pugni lanciati senza un bersaglio specifico. C’è una tensione diffusa, con la sensazione che ogni giorno possa portare nuovi orrori. La situazione è aggravata da un senso di disperazione, dato che molte persone si lamentano di questi problemi da mesi, anni, senza vedere un cambiamento significativo. Nonostante si cerchino colpevoli tra gli sviluppatori, le piattaforme o le aziende, sembra che nulla cambi o faccia davvero la differenza. Eppure, la frustrazione persiste e i giocatori continuano a cercare qualcosa su cui sfogarsi.

Può sembrare che tutte le principali uscite per PC siano di scarsa qualità, ma c’è una varietà di motivi che contribuiscono a queste situazioni. Alcuni giochi possono essere dei brutti porting, ma non necessariamente dei brutti giochi in sé. Altri possono essere influenzati da una direzione sfocata o da problemi di bug, mentre altri ancora possono essere stati lanciati in un periodo turbolento, come durante una pandemia globale. Ogni situazione è diversa e c’è una combinazione unica di fattori che contribuisce a ciascun caso.

Il problema fondamentale è che i giochi vengono spesso rilasciati in fretta, prima che siano pronti e adeguatamente testati su una vasta gamma di hardware. Inoltre, lo sviluppo di giochi è diventato sempre più costoso, spingendo le aziende a cercare di massimizzare i profitti riducendo i costi. Ci sono anche sfide legate all’adattamento delle console di nuova generazione, che hanno portato a difficoltà sia per gli sviluppatori multipiattaforma che per i team di porting. Tutti questi fattori si combinano per creare una situazione difficile per l’industria dei giochi per PC.

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Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.
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