I lavori di ristrutturazione edilizia, con le nuove norme vigenti in rispetto dell’ambiente e contro l’inquinamento ambientale, hanno avuto un punto di slancio grazie al nuovo Ecobonus previsto dall’esecutivo.
Negli ultimi giorni è stato pubblicato, in Gazzetta, il Decreto rilancio con all’interno l’articolo 19 sul Superbonus 110% per alcuni interventi di ristrutturazione.
Si tratta di un’iniziativa interessante che promuove l’uso delle risorse eco-sostenibili per ridurre la CO2 e salvaguardare l’ambiente.
Tra gli interventi coperti dall’ecobonus rientrano – oltre ai lavori di ristrutturazione edilizia – anche gli isolamenti termici delle superfici, impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche da dimostrare attraverso l’APE e gli impianti fotovoltaici.
Chi lavora nel campo dell’edilizia, sa bene che questi lavori richiedono un copioso dispendio economico; l’Ecobonus, infatti, è un incentivo economico e un provvedimento che agevola tutte le forme di consumo a basso impatto ambientale.
Consiste nell’agevolazione fiscale sotto forma di detrazione IRPEF o IRES che va dal 50% per le spese di ristrutturazione ordinaria, straordinaria, restauro per singoli immobili e condominiali sotto un tetto massimo di 95mila euro; al 65% delle spese sostenute in ambito di “efficienza energetica” (miglioramento termico edificio, pannelli solari, sostituzione impianti riscaldamento), fino al 70-75% per i condomini nel momento in cui i costi siano stati sostenuti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che costituiscono l’edificio). La percentuale sale all’80-85% nelle zone sismiche.
Chi ha diritto all’Ecobonus 110%, come arrivare al 110% e come richiederlo
Affinchè si ottenga l’Ecobonus nella sua totalità, gli interventi che vengono apportati devono essere in grado di portare un miglioramento di almeno due classi energetiche; hanno diritto di ottenere questa agevolazione i condomini o le unità singole immobiliari, purchè siano prima casa e le case popolari; ma anche sulle seconde case che non siano unifamiliari.
Una precisione per evitare fraintendimenti sta nelle villette o case ad uso vacanza e chi le affitta, i quali non ottengono l’Ecobonus.
Inoltre, la novità sta nella cessione del credito e sconto in fattura, valida per coloro che eseguono un recupero del patrimonio edilizio, misure antisismiche, efficienza energetica, piccoli lavori di ristrutturazione e l’installazione di impianti eco-sostenibili come quelli fotovoltaici.
Per accedere all’Ecobonus, bisogna collegarsi sul sito di Enea, registrarsi e informarsi sulle documentazioni necessarie che saranno poi mandate telematicamente; inoltre, l’invio dei documenti è prorogato fino al 31/12/2021 per gli edifici condominiali e il 31/12/2020 negli altri casi.
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.