LEGO ci porta lo spazio, letteralmente: ecco i mattoncini realizzati con i meteoriti

L’innovazione nel settore aerospaziale continua a sorprenderci, spingendosi oltre i confini dell’immaginazione. L’ultima novità? Una collaborazione inaspettata tra LEGO, il colosso dei giocattoli, e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il risultato sono dei mattoncini realizzati con parti di meteorite proveniente dalle missioni dell’Agenzia.

I LEGO fatti della stessa materia dei meteoriti: è tutto vero

Questo progetto, che ricorda le visioni futuristiche di Arthur C. Clarke, non è solo un esercizio di stile. L’obiettivo è esplorare la possibilità di utilizzare materiali autoctoni per costruire strutture su altri corpi celesti. Un passo avanti nella colonizzazione spaziale, dopo quello già fatto dalla NASA che ha progettato le prime abitazioni da costruire sulla Luna.

Ma non aspettatevi di trovare questi mattoncini “stellari” nei negozi di giocattoli. Saranno esposti in selezionati punti vendita LEGO negli Stati Uniti, fungendo più da fonte d’ispirazione che da prodotto commerciale, e non saranno acquistabili in alcun modo. Neanche per i raccomandati.

polvere per creare mattoncino di lego creato con pezzi di meteorite
Il materiale spaziale usato per creare i LEGO in questione

Con l’avvento del turismo spaziale e la corsa alla Luna e Marte, l’innovazione tecnologica deve procedere a ritmi serrati. Una delle sfide principali rimane il trasporto di materiali da costruzione nello spazio, un processo costoso e complesso. Ecco perché l’idea di utilizzare risorse in situ, come la regolite lunare o marziana, sta guadagnando terreno.

La limitata disponibilità di regolite sulla Terra ha portato i ricercatori a utilizzare un antico meteorite come fonte di materiale. Il risultato? Mattoncini perfettamente funzionanti, anche se limitati a una gamma di grigi che ricordano i paesaggi lunari immortalati nelle missioni Apollo.

Questo progetto solleva interessanti questioni etiche e pratiche. Siamo pronti a sfruttare le risorse di altri mondi? Come possiamo bilanciare esplorazione e conservazione? E quali implicazioni avrà questa tecnologia per l’architettura terrestre? Ma soprattutto abbiamo anche la responsabilità di costruire ristoranti nello spazio: come fare senza materiali di questo tipo, considerando che quelli sulla Terra stanno finendo?

Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
Pulsante per tornare all'inizio