Liam Neeson, interprete del maestro Jedi Qui-Gon Jinn nel primo episodio della saga di Star Wars, è tornato a parlare della sua esperienza sul set in un’intervista radiofonica a Sirius XM.
“Sono molto orgoglioso del film” ha dichiarato al conduttore Andy Cohen.
Ho avuto l’occasione di essere un Jedi, di giocare con quelle meravigliose spade laser e altre cose. È stato pazzesco.
Il film ricevette aspre critiche dopo la sua uscita nel 1999, e ancora oggi viene considerato da numerosi fan come uno dei peggiori episodi delle tre trilogie che compongono la saga principale della famiglia Skywalker. Neeson, tuttavia, ha reiterato: “A me piace.”
Liam Neeson in difesa de La Minaccia Fantasma e Jar Jar Binks
Ma l’attore non si è fermato qui, difendendo con forza l’operato del collega Ahmed Best, il volto dietro la motion capture di Jar Jar Binks, la cui carriera, racconta Neeson, fu rovinata dal backlash mediatico subito a seguito della sua performance in Star Wars.
È uno dei ragazzi più simpatici e talentuosi con cui abbia mai lavorato. Mi ricordo di aver chiamato il mio agente per dirgli: “Ho appena recitato col nuovo Eddie Murphy!”
E credo ancora che sia vero.
Nel 2018, diciannove anni dopo l’uscita de La Minaccia Fantasma, Best ha raccontato di essere caduto in depressione a causa degli insulti ricevuti sui media e dai fan. Condizione che lo ha spinto sull’orlo del suicidio.
Ma Best non fu l’unico attore la cui carriera fu distrutta dal proprio ruolo nel film: Jake Lloyd, volto del piccolo Anakin Skywalker, non si è mai ripreso dall’ondata di bullismo e feroci critiche scaricatagli addosso quando era solo un bambino.
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