L’illusione dell’altruismo: il ruolo dell’ignoranza nelle nostre scelte

Uno studio recente svela una verità sorprendente: il 40% delle persone sceglie consapevolmente l’ignoranza per giustificare azioni egoistiche. Ma quali sono le ragioni psicologiche dietro a questa scelta? Mi sono recentemente imbattuto in questo articolo intitolato “Ignorance by Choice: A Meta-Analytic Review of the Underlying Motives of Willful Ignorance and Its Consequences” e ho pensato fosse interessante capire perché molti di noi scelgono spesso l’ignoranza, sapendo di farlo.

Perché scegliamo l’ignoranza?

Uno studio innovativo, condotto da Linh Vu dell’Università di Amsterdam, getta luce su un aspetto curioso del comportamento umano: la scelta volontaria dell’ignoranza. Secondo Vu, molte persone evitano di conoscere le conseguenze dei propri atti per preservare un’immagine di sé altruistica.

La ricerca ha incluso una meta-analisi di 22 studi, con oltre 6.500 partecipanti. I risultati mostrano che, quando le persone possono scegliere di non essere informate, tendono a comportarsi in modo più egoistico. In un esperimento chiave, ai partecipanti era offerta la scelta tra un beneficio personale maggiore a scapito di altri o un beneficio equo per tutti. Sorprendentemente, quando non erano a conoscenza delle conseguenze delle loro azioni, molti optavano per la prima opzione, più egoistica.

Uomo anonimo e pensieroso con un sacchetto di carta in testa.

Il 44% dei partecipanti ha scelto consapevolmente di rimanere nell’ignoranza riguardo l’impatto delle loro decisioni. Questo comportamento permette loro di mantenere un’immagine altruistica di sé, pur agendo egoisticamente. Shaul Shalvi, coautore dello studio, sottolinea che l’altruismo osservato spesso è influenzato da pressioni sociali e dal desiderio di autopercezione positiva.

L’ignoranza diventa così una scappatoia comoda per evitare il costo di essere giusti, che spesso richiede sacrifici personali. La ricerca suggerisce che le persone veramente generose sono quelle che scelgono attivamente di informarsi sulle conseguenze delle loro azioni.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Psychological Bulletin, solleva questioni cruciali sulla natura umana e sull’importanza dell’informazione nelle nostre scelte quotidiane. Ci invita a riflettere: fino a che punto siamo disposti a rimanere nell’ignoranza per mantenere una visione confortante di noi stessi?

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Gianluca Cobucci

"Se c’è in giro una cosa più importante del mio IO, dimmelo che le sparo subito"
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