Gli Stati Uniti d’America da qualche anno a questa parte, e più precisamente da quando il Presidente Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca nel 2015, sono stati spesso scenario di violenze e di episodi di razzismo e, diciamolo, di disumanità.
Sebbene i toni paiano un poco attenuatisi ultimamente, è innegabile che il clima sia non poco teso ed appesantito ulteriormente dal muro in costruzione al confine con il Messico, fortemente voluto da Trump. Ma in questi tempi incerti, dove gli estremismi raccolgono consensi e si sente troppo spesso parlare del diverso come qualcosa di sbagliato, nella metropoli americana di Chicago (come in molte altre sparse per il mondo, pensiamo a Riace proprio nella nostra Italia) spira un vento contrario che sa di nuovo, di libertà e di speranza, e forse non è un caso che venga proprio dalla città anche chiamata “la ventosa”.
Questo vento, o forse sarebbe meglio definirlo un vero e proprio tornado, risponde al nome di Lori Lightfoot, nuovo sindaco di Chicago.
Chi è Lori Lightfoot?
La neo eletta sindaca di Chicago è una gracile signora di 56 anni, è un ex avvocato e procuratore federale, attivista per i diritti LGBT insieme alla moglie, vincitrice di diversi premi e definita, da giornali come il Financial Time, una tra gli avvocati più capaci d’America e la donna più influente a Chicago.
Ebbene sì: è donna, è dichiaratamente omosessuale ed è pure afroamericana. Non riesco a pensare ad incubo peggiore per Trump.
Per lei una vittoria schiacciante quella del 3 Aprile 2018. Si è portata a casa ben il 73,7 per cento dei consensi, asfaltando letteralmente l’avversaria (un’altra afroamericana) Toni Preckwinkle. lori lightfoot
Gli impegni su cui ha fondato la sua campagna elettorale sono: la lotta alla corruzione ed alla criminalità, alla discriminazione di donne e minoranze e l’aiuto alle famiglie con basso reddito ed alla classe media.
E la città crede molto in lei, e non manca di ricordarle il ruolo cruciale che, da Maggio 2019 quando si insedierà come primo cittadino, ricoprirà nella storia degli Stati Uniti. “Hai fatto la storia Lori, ora fai di più” si legge sul Sun Times, il giornale locale di Chicago.
Il problema criminalità
Insomma una svolta storica per gli Usa, ma anche e soprattutto per la capitale dell’Illinois, che sta ad oggi affrontando diversi problemi sociali: la corruzione che non accenna a placarsi, i guai fiscali e la criminalità, che sebbene in decrescita, darà filo da torcere alla sindaca. La città infatti ha avuto più di 550 omicidi nel solo 2018, e proprio la notte prima delle elezioni due ragazze nere sono state uccise a South Side, quartiere povero e problematico di Chicago in cui ha vissuto anche la ex first lady Michelle Obama. E poi i problemi legati al razzismo, ancora presente in alcune zone cittadine, dove vi sono dei veri e propri ghetti e le scuole restano divise tra bianchi e neri. Ed è strano che le due candidate afroamericane abbiano ottenuto voti soprattutto da bianchi.
Notevole inoltre anche il cambiamento anche nell’umore della città e nella sua cultura politica che finora aveva sempre disprezzato gli “sconosciuti” come Lori Lightfoot che in politica non aveva mai messo piede prima. “No outsider here“ era il mantra pluridecennale della città, ed infatti Toni Preckwinkle era data per favorita, essendo una politica di lunga data.
E chissà allora che questo vento di speranza non possa presto arrivare a rinfrescare anche la nostra Europa, oggi più che mai resa cieca dall’odio.
Forza Lori Lightfoot, sei un esempio per tutti noi!
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