Quando Marco Montemagno fa una previsione è meglio tenere le mani poco in vista o sperare che stia per dire qualcosa di positivo sul tuo conto come fece con Luis. Si, perché erano i primi giorni del 2018 quando il super mega direttore/imprenditore/comunicatore/pirpiru diceva di Luis Sal, in uno dei suoi famigerati video:
Secondo me, a naso, nel giro di 8 mesi fa un milione di fan, partendo da zero.
Era l’11 gennaio, lo ho personalmente aspettato al varco, e alla fine Monty ci ha quasi preso. Oggi (mentre vi scrivo) è il 25 di luglio, sono passati poco più di 6 mesi ed il canale Youtube di Luis raggiunge la cifra di circa 660 mila followers partendo dalle poche decine di migliaia di quel lontanissimo inizio dell’anno 2018. E viaggia spedito verso il milione con una media di duemila nuovi iscritti al giorno (dato Social Blade). Ma non è tutto qui, perché lo “sbarbato” finisce spesso nelle durissime tendenze della piattaforma di Google, in compagnia di gamer, trapper, sketch televisivi e parodie di dubbio gusto, pur portando qualcosa di totalmente diverso.
Sui social è uno degli influencer italiani più forti del momento, contattato da brand e altri artisti per collaborare. Su Instagram ci riempie di storie al limite del demenziale, spesso accompagnato da personaggi di grande successo.
Se, da un lato, è possibilissimo che l’imprenditore e videomaker di Bryton abbia fatto una “call” trai suoi “investors” per pompare i numeri di Luis tramite un complotto commerciale fatto ai danni di Rovazzi (altro fenomeno del web), è altrettanto possibile che il giovane creator sia riuscito a farcela con le sue forze e senza steroidi di alcun tipo. Ogni allusione alla sua prepotente muscolatura è puramente casuale, lo giuro. Non picchiarmi!
Ma quali sono i motivi del successo di questo ragazzo eccezionale? Ce ne sono 8 in questa lista, anche se se ne potrebbero citare molti altri. Non tutto oro è quel che luccica. C’è anche duro lavoro, etica professionale e una certa filosofia dietro la sua efficace comunicazione.
Luis è diverso.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=igyNyv-utA0]
Sembrerà banale dirlo, ma il giovane youtuber sa differenziarsi da chiunque altro, riuscendo a essere unico. Di sicuro sono tantissime le sue ispirazioni, sia tra gli artisti italiani che tra quelli stranieri, e non solo nella comunicazione web ma in tutto l’universo delle arti visive. In più si è creato uno stile che è davvero poco riproducibile, cioè, è davvero difficile copiarlo, perché si rischia di risultare completamente idioti. Lui in qualche modo riesce ad essere credibile.
È poco “italiano”
Il suo linguaggio è quello dell’arte, è criptico oltre che demenziale ed eccessivo. In più, spesso utilizza un tono di voce tipico della TV per prendere e prendersi in giro, quindi non da punti di riferimento a chi volesse capirlo nell’immediato. Per rubare una battuta a Stanis La Rochelle da Boris: “è poco italiano”, nel senso che i suoi eccessi non sembrano usciti da un cinepanettone, quanto piuttosto da una performance di Yoko Hono. Ha vissuto un anno in America, lo ricorda spesso, e questo deve averlo segnato molto.
Parla coi suoi fan
Non lo fa solo nei suoi video, i “Luisponde”, che lo portano spesso nei trend di Youtube, ma lo fa anche per strada. Usa la stessa ironia ed entusiasmo che ha sul web, aggiunge solo una punta di timidezza che lo rende finalmente umano. Lo ha mostrato in alcuni eventi e in un video in cui riprendeva se stesso per le strade di Bologna in cui spiegava la popolarità dal suo punto di vista.
Collabora, collabora, collabora
I personaggi che incrociamo nei suoi video, sono tutti legati al mondo dei più giovani. Sono quasi sempre idoli dei teen, a meno che non si stia parlando di Gianni Morandi, incontrato insieme a Rovazzi per le riprese del video “Faccio quello che voglio” – in cui Luis viene interpretato da Albano! Pura follia. In oltre è stato compagno di scuola di Drefgold, rapper molto famoso (purtroppo) della nuova scena, ed è stato introdotto agli ambienti di questo genere musicale, che porta con sé in alcuni video del canale, forse anche grazie alla collaborazione con Fedez.
Ha un fisico bestiale
Sembra la statua di un dio greco, ed e lui stesso a venerarla, nel senso che cura il suo corpo come un tempio (quando non mangia chili di schifezze). Ma forse non è l’unico ad apprezzare questo lato edonista di se stesso, calcolando che il suo pubblico è composto quasi totalmente da adolescenti e universitari, è facile credere che gli ormoni giochino un ruolo molto importante. Il che, ripensandoci, è uno dei principali motivi per cui si diventa famosi in questa epoca, ma fortunatamente Luis riesce a non renderlo uno sfoggio inutile di forza e bellezza.
È un motivatore di folle
Riescea far ridere, lo abbiamo capito. Possiede una comicità spontanea che entusiasma lo spettatore, ma ha anche una forte filosofia di vita che cerca di propagandare. Nel racconto dei suoi viaggi, delle avventure e della quotidianità lui esprime concetti alti. Una sorta di nichilismo positivo, che prende atto dell’inutilità della vita e per questo gli da un valore immenso: di scoperta, votata alla realizzazione dei propri obbiettivi, sempre col sorriso anche contro le avversità. Tutto molto bello. Un po’ semplicistico, ma sicuramente il suo pubblico lo apprezza e lo adotta come modello. Meglio lui che Logan Paul!
Non ha contenuti, ma…
Interpellato sulla figura di Luis, uno dei più popolari e “potenti” youtuber italiani, Yotobi disse che secondo lui, il ragazzo non ha contenuti. Critica accolta con piacere dal giovane che ha però specificato di pensare alla realizzazione dei suoi video in un modo diverso da quello classico. Come abbiamo già detto il suo è un linguaggio artistico, “postmoderno”, ed il suo obbiettivo non è quello di dare risposte ai suoi utenti tramite i suoi video, quanto piuttosto ingenerare le più disparate reazioni. In un epoca in cui tutto è facilitato, imboccato col cucchiaino, un approccio simile è una ventata d’aria fresca. Nulla di nuovo, ma quantomeno lo sforzo c’è.
Fa parlare di sé come se non ci fosse un domani
Lui non chiede niente a nessuno, ma il suo operato lascia molte tracce. Sono i suoi fan a fargli da cassa di risonanza ed è grazie a loro che in tanti ne parlano. Per Marco Montemagno fu il figlio, per Yotobi furono dei fan comuni, e da lì in poi gli eventi di questo tipo si sono susseguiti a cascata. Luis va avanti, senza preoccuparsi e fa più che bene. Sì gode la popolarità e lo coltiva come un orticello zen tra flessioni, camminate a testa in giù e sbalzi assurdi di volume, il suo modo inedito di fare il creator.
Bravo Luis.
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