L’utilizzo del computer nel settore della falegnameria industriale è cosa metabolizzata da tempo, ma grazie ai Makers (fini conoscitori e “smanettoni” dei computer che scendono sul pianeta del fai da te armati di stampanti 3D e taglierine laser) si stanno facendo avanti interessanti prospettive di utilizzo anche a livello “personale”. Per fare un esempio pratico, c’è chi disegna al computer oggetti d’arredo che possono essere lampade, sedie, tavoli o anche mobili veri e propri; i disegni sono fatti con programmi CAD e sono messi in rete (internet), a disposizione di tutti (open source). La peculiarità degli oggetti disegnati è quella di poter essere realizzati con le macchine a controllo numerico più diffuse (taglierine, fresatrici ecc); in questo modo, chiunque può scaricarsi il disegno sul notebook e recarsi presso un centro attrezzato dove tagliare i pezzi per montare il proprio mobile.
Con il disegno i makers si recano nei centri di produzione urbani, nei fablab, laboratori attrezzati con strumenti di produzione e prototipazione avanzati (stampanti 3D, macchine da taglio laser, frese, macchine da cucire professionali), a disposizione proprio per la realizzazione di prodotti di design in piccola serie, accessori, oggetti elettronici e indossabili.
Un cervello in più per parlare alla macchina
Il disegno CAD (Computer Aided Design), ovvero quello con cui si tracciano le linee nelle tre dimensioni per realizzare il modello grafico dell’oggetto completo, non è sufficiente per portare a compimento il lavoro.
Per sapere cosa fare, la macchina deve ricevere indicazioni precise riguardo alle dimensioni del pannello di legno (incluso lo spessore), al posizionamento dei singoli pezzi sullo stesso e tanti altri parametri fondamentali per la corretta esecuzione.
Il disegno va quindi trasferito su un programma di CAM (Computer Aided Manufacturing), direttamente interfacciato con la fresatrice, che si occupa di generare le istruzioni per la macchina utensile, atte a produrre il modello disegnato. Alcuni software uniscono le possibilità di aiuto nel disegno del modello a quelle di interfacciamento con la macchina; per questo rispondono all’appellativo CAD-CAM.
Il procedimento di taglio sul legno
Il pannello di legno di misure prestabilite viene collocato nella macchina di lavorazione, una fresatrice a controllo numerico.
Sul mandrino, volta per volta, si monta l’utensile più idoneo, in considerazione del lavoro da eseguire. Mentre la fresa gira, la testa alla quale è vincolata si muove mediante un pantografo lungo i due assi di lavoro. Un sistema di aspirazione tiene pulita l’area di lavoro rimuovendo i trucioli che si formano in grande quantità. La corretta disposizione dei pezzi in fase di configurazione CAM permette di avere meno scarto possibile, sfruttando nel modo migliore il pannello.
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.