La natura è meravigliosa e sa lasciare sempre tutti a bocca aperta, talvolta mostrando creature e capacità strabilianti, spesso osservabili solo grazie alle ultime trovate tecnologiche. Questo, è il caso della mantide religiosa che è stata ripresa con una tecnica di cattura video ad alta velocità, permettendo così di osservarne il letale attacco.
L’affondo della mantide religiosa
La mantide religiosa, il cui nome fa riferimento alla postura delle zampe anteriori (dal greco “Mantis” che sta per “indovino”), congiunte tra loro a ricordare qualcuno impegnato a pregare, è stata d’ispirazione anche per uno stile marziale cinese: Tang Lang Quan, ovvero il Kung Fu della mantide religiosa.
Non a caso, uno dei cinque cicloni in Kung Fu Panda, è una mantide che utilizza lo stesso stile di combattimento.

Questo perché l’attacco di una mantide sa essere tanto rapido quanto pericoloso, soprattutto a discapito di un predatore che tenta di soggiogare l’insetto.
Il maestro Wang Lang ideò lo stile dopo una sconfitta in un tempio Shaolin. Impegnato a meditare nella foresta, assistette allo scontro di una mantide religiosa contro una cicala che nonostante le dimensioni, venne sconfitta.
Il maestro decise di catturare la mantide religiosa e ne studiò i movimenti per ideare lo stile di lotta che prende il nome da quest’ultima. Ma l’attacco di una mantide religiosa è davvero così rapido e pericoloso?
Ebbene si, proprio come si vede nelle immagini qui sotto.
Nel video in slow motion vediamo come una mantide riesca a catturare una preda con movimenti rapidi e micidiali.
I predatori dalle “braccia lunghe” sanno adattarsi alla velocità ed ai movimenti delle loro prede, muovendosi in pochi microsecondi (un’unità di tempo pari ad un milionesimo di secondo) sanno calibrare alla perfezione i movimenti riuscendo ad assestare un unico e letale colpo che raramente manca il suo bersaglio.

Le mantidi sono predatori da “imboscata”, non inseguono mai le loro prede, ma si appostano su trespoli e cespugli attendendo che la preda sia a portata.
Quando una vittima è così sfortunata da avvicinarsi, viene afferrata con velocità (grazie alle zampe artigliate e tempestate di punte acuminate) e prima che se ne possa rendere conto, diventa un lauto pasto.
Lo studio in Slow Motion
Sergio Rossoni, dottorando presso il Dipartimento di Zoologia del Clare College dell’Università di Cambridge, in Inghilterra, ha dichiarato che l’approccio sit-and-wait (siedi ed aspetta) della Mantide Religiosa sia il modus operandi dei predatori che attaccano utilizzando sempre la stessa tecnica di caccia.
Il loro attacco può essere identificato come un attacco a ‘molla carica’, come la lingua proiettile delle rane o il pugno caricato della mantide gamberetto.
Ha continuato Rossoni parlando dello studio
Creando delle “arene” chiuse per le mantidi sotto esame e offrendo loro piccoli insetti come obiettivi dell’attacco, Rossoni e il co-autore dello studio Jeremy Niven (docente senior presso l’Università del Sussex in Inghilterra), hanno ripreso l’assalto con un rallentamento di 200 fotogrammi al secondo.

I ricercatori si sono resi conto che l’attacco del predatore varia in base alla velocità della preda. Alcuni assalti richiedevano solo 60 millisecondi di esecuzione ed alcuni duravano quasi cinque volte più a lungo arrivando a durare 290 millisecondi.
Ma ancor più sorprendente è stato scoprire come una mantide religiosa sappia mantenere la posizione, se necessario, per correggere la postura in caso si fosse mossa con fretta o in ritardo per evitare di non afferrare il suo bersaglio. Secondo Rossoni questo comportamento non è mai stato riportato fino ad oggi.
Ciò suggerisce che le mantidi sappiano controllare metodicamente i tempi dei loro attacchi calcolando la velocità e la traiettoria della loro preda per individuare con precisione l’attimo in cui è più opportuno attaccare. Rossoni si è espresso così a riguardo.
Non sto dicendo che questi insetti siano dei matematici, i loro calcoli sono simili a quelli che gli umani applicano inconsapevolmente per calcolare la velocità di una palla in movimento quando provano a prenderla. Il sistema nervoso della mantide è in grado di trasformare le informazioni visive in un algoritmo di tempismo tempestivo. Per un cervello piccolo come quello di un insetto è formidabile! Vorremmo capire come il sistema nervoso della mantide religiosa sia in grado di elaborare ciò continuando a studiarle.
Sicuramente è strabiliante ma siamo sicuri che la natura abbia ancora tanto in serbo per noi.
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Domande frequenti
Cosa fa la mantide religiosa all’uomo?
La mantide religiosa è un insetto sprovvisto di veleno. Se infastidita, può dare dei morsi leggeri provocando un leggero rossore sulla zona interessata, ma non provoca prurito o reazioni allergiche. E’ dunque un insetto totalmente innocuo per l’uomo.
Cosa fa la mantide religiosa femmina?
In natura, il ruolo della mantide religiosa femmina è quello di accoppiarsi e generare una discendenza per la salvaguardia della specie. Una volta accoppiata, la femmina di mantide religiosa si nutre del compagno.
Dove vive la mantide religiosa in Italia?
La mantide religiosa è presente nella maggior parte del territorio italiano, prediligendo climi temperati e caldi ricchi di vegetazione, dove può cacciare, ripararsi e riprodursi.
Perchè la mantide religiosa stacca la testa?
La mantide religiosa è conosciuta per il suo atto di cannibalismo, ovvero dopo l’accoppiamento si nutre della testa del maschio per assimilare nutrienti e garantire sostentamento alla prole.
Chi è il predatore della mantide religiosa?
La mantide religiosa ha diversi predatori: lucertole, rane, uccelli insettivori e non, ragni, calabroni, formiche.