Qualora siate tra i fortunati che hanno partecipato all’ultima edizione del Lamezia Comics, avrete sicuramente incontrato, lungo i sentieri della fiera, un individuo con le sembianze di niente poco meno che Tony Stark.
Ecco, abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta con Marco Spatola scoprendo che rispetto al personaggio di Tony Stark, c’è molto di più che una semplice somiglianza; una chiacchierata interessante con una persona davvero unica. Non indugiamo ulteriormente!
Partiamo con la più classica delle domande ma non la più scontata: chi è Marco Spatola?
Cavolo, questa è tra le più complesse domande che mi si potesse fare. Non mi capita molto spesso di parlare di me, se riesco vi faccio un riassunto veloce; ho 43 anni, sono single, ho due meravigliosi bambini (Martin e Veronica), sono nato e vivo a Reggio Emilia. Da circa 30 anni, per “hobby”, mi sono occupato di organizzazione di serate, feste ed eventi da concerti di musica live (jazz, pianoforte e voce, pop ecc) a concorsi canori e manifestazioni di fitness. Poi è arrivato Tony ed ho fermato tutto! Da circa 20 anni, parallelamente al mio impegnativo hobby, lavoro come consulente di tecnologie speciali nel settore edile hi-tec. Negli ultimi tre anni mi sono dedicato prevalentemente al settore alimentare enologico.
Come ti sei avvicinato al mondo del Cosplay?
Un’assoluta casualità! Da molto tempo, mi dicono di assomigliare a un noto personaggio; mi chiesero di passare da una fiera per farmi vedere dal mondo Cosplay ma la cosa non mi interessava, non sapevo neppure cosa potesse essere ed avevo già troppi impegni per aggiungerne uno nuovo, ignoravo un mondo meraviglioso che ora amo! Beh… Inizialmente non riuscirono a convincermi!! Però convinsero i miei figli che papà doveva portarli a giocare ai videogame alla fiera… E dopo una settimana di torture ho ceduto: OK!!! VI PORTO ALLA FIERA!!
Quando hai notato per la prima volta che avresti potuto interpretare Tony Stark in un cosplay? Da quanto tempo sei Tony?
Non mi ritengo un Cosplayer, dicono che sono un sosia, uno che assomiglia a Tony. Non mi sento al livello di chi fa costumi meravigliosi o armature spettacolari; loro sono artisti, decoratori, persone che dedicano tante ore a costruire pezzi di costume, elmi o spade… Io non lo faccio. Al massimo ho costruito il mio Reactor perché lo volevo diverso da come lo avevo comprato. Se devo dire da quando tempo sono Tony Stark per il mondo Cosplay o diciamo per il publico Nerd, direi dal mio debutto il 10 Dicembre 2017 a Gonzaga. Da quando sono Tony Stark nella vita, direi da sempre…. Ero Tony prima di sapere di essere Tony, io sono così! Chi conosce la mia vita sa che lo sono da sempre; invenzioni, insuccessi, paure, nemici, soldi, piccoli e grandi successi e… Donne. Ho trovato frasi nei film di Iron Man che hanno sempre fatto parte del mio lessico quotidiano.
Sei sposato? Cosa ne pensano i tuoi figli che il loro papà è Iron Man?
Non sono sposato e mai lo sono stato, come Tony insegna. Sono entusiasti e spocchiosi in quanto sanno molte più cose di me del mondo supereroistico e mi bacchettano sempre. Sono sicuramente felici della cosa e spessissimo mi accompagnano alle fiere. Poi è chiaro che portarli a scuola o andarli a prendere è sempre uno spasso. Il lunedì post fiera lo passano a raccontare ai compagni cosa hanno fatto con Deadpool , cosa ha detto Spiderman , cosa ha fatto Rambo, che sono stati in canoa con Harley o che hanno conosciuto Giorgi Vanni o Sio… Insomma sono i figli di Ironman! Sanno benissimo che è un momento che può durare come sparire in un attimo e se lo godono con me.
Cosa ne pensi del personaggio di Tony Stark, cosa significa per te questo individuo?
Tony e il più umano dei super eroi e il più carismatico, lo amo perché conoscendolo mi ci sono ritrovato dentro senza dover far nulla che apprezzare quello che fa lui , che poi farei anche io!
Tony Stark è un genio, miliardario, playboy, filantropo. E Marco Spatola?
Siamo più simili di quanto possiate minimamente immaginare!! Come mi è capitato di dire sul palco a Verona, io non faccio Tony… Io sono Così. Quindi il termine impersonator non mi sta stretto e neppure mi gonfia la bocca perché io sono Tony anche se vado in giro come a Rimini, in pareo e cappellino ed è bello che la gente lo percepisca e lo veda.
Ti abbiano notato al Lamezia Comics, cosa ne pensi di questa fiera e qual è il ricordo più bello che ti ha lasciato la manifestazione?
La fiera mi è sembrata curata e con una organizzazione precisa e attenta. Tutti molto gentili, mi è rimasto impresso lo spirito dei volontari che si sono cotti sotto i tendoni sacrificandosi per dare a tutti il meglio; è un servizio impeccabile. Ricordi belli ne ho tanti, davvero tanti. Se ne devo scegliere uno in particolare sceglierei l’emozione che un ragazzo espositore mi ha regalato al momento della mia partenza con un messaggio su Facebook: <<Qua ti stiamo aspettando , quando arrivi di qualunque cosa tu abbia bisogno io ci sono!>>. Appena arrivato, è statala prima persona che ho voluto conoscere e che mi sono abbracciato forte. Il suo affetto e il suo spirito è anche quello della Calabria e che ho sentito, in quei giorni, attorno a me.
Secondo te, le fiere del fumetto italiane sono una moda passeggera o si sono radicate bene nelle abitudini di svago delle nuove generazioni?
Credo che l’aumento del videogame e tutto quello che oggi è accessibile attraverso il web, dia la possibilità a queste fiere di crescere ed essere una moda tutt’altro che passeggera. Ce ne sono tante nello stesso weekend e a volte troppe e troppo vicine, questo mi fa pensare che forse ci sia – almeno al nord – una sorta di inflazione che potrebbe danneggiare la qualità o magari disperdere il pubblico, ma ho poca esperienza del settore e spero questo sia solo una mia impressione. Sicuramente, questa tipologia di eventi aggregano molto e sono sani, genuini e socialmente utili per tutti coloro che trovano nel Cosplay un modo di esprimersi e di essere un po’ meno schiavi della società che spesso opprime e isola.
Secondo te i personaggi che propongono i cinecomics, questi supereroi capaci di fare cose straordinarie, sono un modello appropriato per gli spettatori più giovani?
Credo che siano esempi positivi e i giovanissimi, se correttamente seguiti, sanno molto bene come interpretare e apprezzare i limiti e i pregi di ognuno di loro. Tutti i personaggi che fanno cose straordinarie hanno i loro limiti e i loro difetti, questo lavoro fatto dagli autori, da molte lezioni ai più giovani.
Hai già programmato il prossimo evento? Dove potremo incontrarti?
Sicuramente al Romics e a Lucca.
Domanda bonus; se ti offrissero una comparsa in un film della Marvel, saresti disposto a tagliare la tua barba?
Certo! Tanto quando non l’avevo, dicevano che assomigliavo all’attore che fa Sherlock, un certo Robert DJ. Un saluto a tutti e grazie dell’attenzione che mi avete dato. Se riesco a fare qualcosa in questo mondo è grazie a tutti voi che mi date luce e mi apprezzate.
Non ci resta altro che ringraziare Marco per la gentile disponibilità e vi invitiamo, qualora vogliate saperne di più, a seguire i suoi canali di Facebook e Instagram.
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