A partire dal 2 giugno 2020, ormai prossimo, il Marvel Digital Comics Shop, il negozio digitale di fumetti del colosso statunitense, chiuderà i battenti per sempre. Con un breve comunicato (nonché con comunicazioni personali destinate ai singoli iscritti), la Marvel ha annunciato questa mini rivoluzione, o forse, per meglio dire, questa riorganizzazione dell’assetto di distribuzione dei fumetti in formato digitale. I fan non debbono preoccuparsi. Stando all’assistenza clienti Marvel, per essi dovrebbe cambiare poco o niente nella fruizione dei contenuti preferiti. Vediamo insieme quali sono le novità principali da conoscere.
Un’app Marvel dedicata e ComiXology saranno i nuovi canali di distribuzione
La decisione della Marvel sta nell’esigenza di semplificare alla radice le modalità di accesso ai fumetti in versione digitale. Prima di tutto evitando “doppioni”, ovvero più piattaforme che offrono sostanzialmente gli stessi servizi. Per questo motivo, molto probabilmente, l’azienda ha preso la radicale decisione di chiudere il Marvel Digital Comics Shop, comunque già messo in ombra da tempo da ComiXology. A partire dal 2 giugno, ai fan basterà accedere al proprio account personale, tramite l’app Marvel o appunto ComiXology, per continuare a leggere i fumetti acquistati precedentemente alla data del 2 giugno. L’app è disponibile sia per Android che per iOS.
La crisi coronavirus
Forse questo era il momento migliore per cambiare assetto in maniera così repentina. Il coronavirus non ha fatto sconti a nessuno, e ha colpito duramente anche il mondo dei fumetti, con risultati drammatici. Basti pensare che la Marvel non pubblica nuovi fumetti da fine marzo, e giocoforza ha dovuto mettere in congedo circa la metà del proprio personale dello staff editoriale. Un numero enorme di posti di lavoro.
In questo momento di pausa forzata, l’azienda ha comunque deciso di guardare al futuro. L’obiettivo è quello di rafforzare il già florido canale di distribuzione e fruizione digitale dei suoi prodotti. Sperando che al più presto la situazione torni ad una parvenza di normalità, e, limitando la nostra riflessione alla casa editrice statunitense, che tutti i lavoratori possano recuperare il loro impiego, grazie alla produzione di nuovi fumetti da leggere. Purtroppo non resta che attendere e incrociare le dita.
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