Marvel Secret Wars #1: e tutto finì

A distanza di un mese dalla scorsa uscita e dopo aver letto la seconda uscita di Convergence, è il momento di dare un’occhiata a quello che è il primo volume (precedentemente avevamo parlato del Numero 0) di Secret Wars, il maxi-evento con cui la Marvel ha deciso di eliminare e ricostruire il suo universo.

Sul Numero 0 di Secret Wars avevamo detto abbastanza, sottolineandone gli avvenimenti e rimproverandone un po’ il fatto che, nonostante fosse un numero meramente introduttivo, le spiegazioni fossero poche e troppo confuse per un lettore appena approdato alla saga, sprovvisto della conoscenza degli avvenimenti precedenti.
Ora, con il Numero 1, la situazione si ribalta: quello che ci troviamo davanti è un volume estremamente accattivante – se non per le spiegazioni, per l’enormità dei combattimenti che ci vengono mostrati.

In effetti, l’attrattiva principale è composta soprattutto da questi. In una situazione di caos generale, in cui le due Terre chiamate in causa (Terra-616, casa dell’Universo Marvel “classico” e Terra-1610, casa dell’Universo Ultimate) sono ai ferri corti, tutta la storia si regge su uno scontro continuo; la distruzione infuria per le strade di New York ma, a livello globale, entrambi i pianeti risentono del loro avvicinamento – avrei voluto usare il termine “convergenza” perché mi sembrava migliore, ma temo rimandi ad altro.

Già dall’apertura, il volume si annuncia promettente, mostrandoci un trio di figure – Doom, Strange e Molecola – al cospetto delle entità conosciute come Gli Arcani.

Secret Wars (2015-) 001-003
Sempre modesto

Il tempo di girare pagina – letteralmente – e l’azione viene spostata prima su Terra-1610, che si prepara all’attacco, e poi su Terra-616, che sarà il vero scenario degli avvenimenti.
I supereroi classici saranno quelli che più occuperanno le pagine, mostrandoci i vari momenti della loro difesa – dal termine della costruzione della loro navetta di salvataggio ai tentativi di arginare l’incursione e gli attacchi nemici, che si concretizzeranno in un massiccio invio di navi dello S.H.I.E.L.D. e di Iron Man, che prenderà il controllo del campo di battaglia (lo avevamo visto nell’ultima splash-page del Numero 0) – mentre da Terra-1610 tutto sarà orchestrato da Reed Richards.
Il volume non ci offre momenti di pausa, portando avanti una storia contraddistinta da azione in ogni punto, fino ad un catastrofico epilogo.

Arrivati ormai alla fine della battaglia, Mr. Fantastic è costretto a varare la nave di salvataggio, facendo teletrasportare all’ultimo secondo anche alcuni degli eroi rimasti sul campo di battaglia – tra cui figurano Starlord, Spider-Man, Thor e Ciclope che, usando un Uovo della Fenice, ne ha acquisito i poteri.

Ma le cose non finiscono bene per i sopravvissuti – come se già non andassero male: cercando di lasciare la zona dello scontro tra le due Terre, la navetta viene danneggiata e la sezione contenente La Donna Invisibile, La Torcia Umana, La Cosa e l’intera Fondazione Futuro viene distrutta, rendendo vani i tentativi di Mr. Fantastic di salvarli.

La storia di questo numero di Secret Wars si chiude con un panorama che più catastrofico non può essere: le due Terre vengono completamente distrutte nel loro avvicinamento, consumandosi l’una con l’altra. E muoiono tutti.
No, davvero.

Muoiono tutti.

Momento, andiamo con calma.
Le pagine ci mostrano chiaramente alcuni personaggi morire – come i Fantastici di cui sopra detto; degli altri però, di tutti gli altri, possiamo solo averne il sentore. D’altra parte, la scena finale è inequivocabile: le Terre vengono distrutte, nulla rimane.
Tranne una faccia conosciuta.

Secret Wars (2015-) 001-035
Diciamo che, avendo letto le prime Guerre Segrete, alcune cose mi ronzano in testa…
Foto: immagini Google

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Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
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