The Midnight Gospel: Netflix si rivoluziona con una serie multidimensionale

Difficile dare una definizione precisa a The Midnight Gospel. È un prodotto talmente innovativo che non rientra in un canone o in un genere specifico, pertanto c’è una sola parola che può descriverlo piuttosto bene: viaggio.

Una delle menti dietro alla serie è Pendleton Ward, il creatore di Adventure Time, l’altro è Duncan Trussel, comico americano autore del podcast che ha ispirato proprio questa serie.

La trama di Midnight Gospel

Gli 8 episodi di Midnight Gospel seguono sempre la stessa storia: il protagonista, Clancy, utilizza un simulatore per visitare ogni volta un universo diverso, dove incontra bizzarre creature che intervista e con le quali intrattiene lunghe conversazioni, per trasmetterle poi sul suo spacecast, il podcast spaziale che conduce.

Ogni viaggio è un’avventura diversa, all’esplorazione di mondi assurdi e profondi dialoghi che trattano di vita, morte, spiritualità, comunicazione. Insomma, è il tipo di trip che si farebbe sotto effetto di pesanti droghe allucinogene. Ed è bellissimo.

Non sappiamo un granché di Clancy, almeno fino all’ultimo episodio, che arriva come un pugno nello stomaco, un’ondata di emozioni che ti coglie alla sprovvista e ti lascia senza fiato. Questo buffo essere è l’incarnazione di Trussel, e ogni creatura intervistata rappresenta uno degli ospiti del suo podcast, e parliamo di nomi famosi e meno famosi, come l’operatrice funebre Caitlin Doughty e il mistico ex condannato a morte Damien Echols. Ognuno di questi personaggi interagisce con Clancy/Trussel su temi che vanno dalla magia alla morte, dall’amore alla perdita, in uno scenario surreale che si adatta al tipo di conversazione e al tema che affronta.

Netflix e Bombardamento Visivo

Con un creatore come Pendleton Ward, non ci si poteva aspettare che animazioni perfette: e in Midnight Gospel si va oltre la perfezione. Gli scenari che accompagnano questi “podcast animati” creano un’assonanza e un’armonia perfetta con gli argomenti trattati, adattando gli universi dove atterra Clancy al tema delle sue interviste.

Il risultato sono otto episodi visivamente straordinari, dove il surreale e l’assurdo si intrecciano con la profondità e la serietà dei dialoghi, creando un cartone animato multidimensionale, che si muove su più livelli di percezione, non sempre facilissimo da seguire ma ogni volta incantevole. Ad esempio, nell’episodio in cui si parla dell’accettare la perdita, Clancy si muove in un mondo che è un gigantesco mattatoio, dove creature carnose travestite da clown mandano al macello enormi esseri a metà tra cani e cervi, il tutto mentre la voce calma della romanziera Annie Lamott parla con lucida tranquillità dell’importanza di affrontare la morte in modo sereno e di dare un senso alla perdita. L’assurdo si fonde con il realismo dei temi trattati, creando universi pieni di colori, di forme astratte e di situazioni impossibili che contribuiscono a creare un’assoluta armonia con le conversazioni proposte.

Midnight Gospel è una serie difficile

Midnight Gospel non può essere una serie adatta a tutti. Non è facile concentrarsi sui temi proposti quando attorno a te passano, per esempio, immagini di demoni che sparano sortilegi dal proprio didietro o letteralmente un’apocalisse zombie. Ma rimane comunque un prodotto che seppur di nicchia, è eccellente. Perché eccellenti sono le animazioni ed eccellente è il modo in cui vengono affrontati i temi proposti. L’apparente (ma solo apparente) assenza di trama è in realtà il viaggio che Clancy/Trussel (il confine tra creatura e creatore si farà sempre più labile) dovrà affrontare per venire a patti con la realtà che lo circonda, ma soprattutto con sé stesso e con la propria interiorità.

Una serie difficile, quindi, non adatta a tutti ma sicuramente immensa nella sua genialità e nella sua struttura rivoluzionaria, che affascinerà tutti quelli che cercano qualcosa di profondo ed esteticamente meraviglioso (e anche quelli che hanno sempre cercato di comprendere la sensazione di farsi un trip!).

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Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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