Le sfere di Klerksdorp (non quelle di Dyson, attenzione!), enigmatiche rocce scoperte in Sudafrica, hanno scatenato per decenni accesi dibattiti tra scienziati e appassionati di misteri. Perfettamente levigate, risalenti a circa tre miliardi di anni fa, hanno alimentato teorie suggestive, dal coinvolgimento di antiche civiltà sconosciute all’intervento di visitatori extraterrestri. Ma qual è la verità dietro questo affascinante enigma geologico?
Purtroppo o per fortuna, niente di così esotico: sono il frutto della nostra Terra
La storia delle sfere di Klerksdorp ha assunto contorni quasi leggendari quando, negli anni ’80, il curatore di un museo locale dichiarò che queste sfere fossero in grado di ruotare autonomamente. Questa affermazione, unita alle speculazioni di pseudoscienziati e appassionati di ufologia, ha contribuito a creare un alone di mistero attorno a questi oggetti.
Tuttavia, uno studio approfondito condotto dal geologo Bruce Cairncross (qui la fonte: https://ncse.ngo/mysterious-spheres-ottosdal-south-africa) nel 2006 ha gettato nuova luce sulla loro origine.
Le ricerche di Cairncross hanno rivelato che le sfere provengono dalla formazione rocciosa nota come Dominion Group, costituita da antichi strati di lava vulcanica. Questi depositi, sottoposti per milioni di anni a enormi pressioni e temperature elevate, si sono trasformati in una roccia metamorfica chiamata pirofillite, all’interno della quale si sono formate le sfere.
Cosa sono le Sfere di Klerksdorp?
In realtà, queste non sono altro che concrezioni, ovvero formazioni minerali createsi naturalmente nel corso di lunghi processi geologici.
Le strane linee che attraversano la superficie delle sfere, spesso interpretate come segni di un intervento intelligente, sono in realtà impronte lasciate dagli strati di roccia ospite, formatisi nel corso di miliardi di anni.
Nonostante l’assenza di prove a sostegno di teorie extraterrestri o di civiltà perdute, l’alone di mistero che avvolge le sfere di Klerksdorp continua ad affascinare il pubblico, attraendo visitatori nei musei locali e stimolando l’immaginazione di appassionati di misteri in tutto il mondo.
Insomma, rappresentano un esempio straordinario di come la natura, attraverso processi geologici complessi e affascinanti, possa creare forme di incredibile perfezione e bellezza.
Sebbene l’idea di un coinvolgimento alieno o di antiche civiltà possa solleticare la nostra fantasia, la verità scientifica ci offre uno spettacolo altrettanto (se non più) affascinante.