Quei colorati mattoncini che hanno popolato la nostra infanzia nascondono un segreto linguistico tanto semplice quanto brillante. Al di là della curiosa e strappalacrime storia della nascita dei LEGO, il nome in sé ha dietro un significato molto carico di significato. Non solo in lingua danese, come molti potrebbero pensare, bensì… Anche in latino!
Il dettaglio che pochi sanno sul nome LEGO
LEGO deriva dall’espressione danese “Leg Godt”, che significa letteralmente “gioca bene”, ovvero un invito alla creatività che si cela proprio nel nome del brand.
Ma la genialità non si ferma qui. Chi avrà studiato latino si sarà accorto che in questa lingua antica “Lego” è il verbo per “mettere insieme” o “assemblare“. Una coincidenza straordinaria (o forse no) che incarna perfettamente l’essenza di questi piccoli blocchi componibili.
Questa doppia lettura etimologica rispecchia la filosofia alla base dell’azienda fondata da Ole Kirk Christiansen nel 1932 e che è destinata ad andare nello spazio. Anzi, ci è già andata!
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I primi prodotti LEGO erano giocattoli in legno, realizzati artigianalmente nella piccola cittadina di Billund. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale l’azienda compì il passo decisivo verso i materiali plastici, brevettando nel 1949 quel sistema ad incastro che avrebbe cambiato per sempre il mondo dei giocattoli.
Gli anni ’60 e ’70 portarono una crisi significativa con l’avvento dei giocattoli elettronici. Di fronte a tale minaccia, l’azienda seppe reinventarsi strategicamente anziché arrendersi, espandendo la propria visione oltre i confini tradizionali.
Il catalogo LEGO oggi spazia dai classici set architettonici alle collaborazioni con franchise come Star Wars e Harry Potter, passando per Il Signore Degli Anelli che ci ha regalato la riproduzione fedelissima di Barad Dur.
Insomma, dietro ogni nome c’è una storia, un significato e sicuramente dei sentimenti. La forza di un’idea è semplice, ma potente tanto da resistere agli anni grazie al genio di chi l’ha portata vanti.