Ora Legale 2018: perché le lancette avanti di un’ora?

Come ogni anno all’inizio della bella stagione, questa notte è tornata l’ Ora Legale; tra le 2.00 e le 3.00 del mattino tra sabato e domenica le lancette degli orologi si sono spostate avanti di un’ora.

Questo significa che, ahimè, abbiamo dormito un’ora in meno; ora di sonno che verrà recuperata l’ultima domenica di ottobre quando ritornerà l’ora solare.

Ma vi siete mai domandati come mai si adottano due differenti fusi orari in estate e in inverno?

Cosa è e a cosa serve l’Ora Legale?

La storia

Questa necessità, come quasi tutte le abitudini odierne, è nata con la rivoluzione industriale e in tempo di guerra.

Quando i nostri antenati conducevano una vita rurale, i loro ritmi erano scanditi dal sole: i contadini si alzavano sempre all’alba, più presto in estate, più tardi in inverno.

Per i romani, ad esempio, l’ora prima era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente da quando questo accadeva.

Con l’avvento dell’industrializzazione i ritmi di vita sono cambiati ed è stato necessario adeguarsi ad orari standard uguali per tutti in tutte le stagioni.

Durante la prima guerra mondiale l’Inghilterra decise, per la prima volta, di applicare un fuso orario diverso nella bella stagione, che consentisse di recuperare un’ora di luce alla sera sottraendola al mattino quando le attività umane erano praticamente ferme. In questo modo in tutte le abitazioni e in tutte le attività produttive si sarebbe ritardata di un’ora l’accensione dell’illuminazione elettrica, risparmiando così energia, cosa che durante il conflitto mondiale era più che auspicabile.

Quasi tutti i paesi europei seguirono l’esempio dell’Inghilterra nel periodo bellico, ma, una volta terminata la guerra, abbandonarono l’uso dell’ora legale ritornando a quella solare.

L’ora legale tornò ad essere utilizzata durante la seconda guerra mondiale e, in via definitiva, a partire dalla metà degli anni ’60, inizialmente per un periodo di mesi più breve, che si è esteso via via fino a raggiungere gli attuali 7 mesi.

 

Il motivo

Lo scopo dell’ora legale è prevalentemente quello di indurre un migliore sfruttamento delle ore di luce e quindi ridurre i consumi energetici dovuti all’utilizzo della corrente elettrica; consente infatti di risparmiare tra i 550 e i 650 GWh in un anno.

Con buona pace di tutti coloro che risentono del cambio ora nei giorni immediatamente successivi, come se soffrissero di un jet lag.

Disturbi del sonno, stress e deficit di attenzione: questi sono i più comuni fattori disturbanti dovuti al cambio dell’ora. Ciò è dovuto ad una alterazione dei ritmi circadiani, ovvero il nostro orologio interno, che viene scombussolato dalla variazione nelle ore di luce. La produzione di melatonina viene scombussolata e quindi anche la capacità del corpo di alternare il ciclo sonno-veglia.

Niente paura! Nel giro di qualche giorno tutto torna normale e possiamo finalmente goderci le luminose serate estive!

 

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