La notte degli Academy Awards, i premi cinematografici più ambiti dell’anno, è giunta alla conclusione, e tra colpi di scena e vittorie scontate, le famose statuette d’oro sono state assegnate. Premi Oscar 2021: ecco i vincitori delle categorie più importanti!
Quest’anno la cerimonia si è svolta in modo singolare, con location sparse e red carpet molto diversi da quelli a cui siamo abituati di solito, ma come al solito si è rivelata una notte appassionante ed emozionante.
Chloé Zhao segna la storia
Iniziamo subito con una delle statuette più ambite, quella del premio per la Miglior Regia: è Chloé Zhao ad aggiudicarsela, per il suo Nomadland. Una vittoria annunciata, ma comunque importantissima: la giovane regista cinese è la seconda donna in assoluto a raggiungere questo traguardo, peraltro annunciato da un “campione uscente”, il coreano Bong Joon-Ho, vincitore dello scorso anno con il magnifico Parasite.
Delusione per Laura Pausini e Garrone
La splendida performance di Io Sì sulla suggestiva terrazza dell’Academy Museum of Motion Pictures è stata un momento importante per Laura Pausini, che purtroppo non è riuscita ad aggiudicarsi il premio per la Miglior Canzone Originale a cui era candidata. La statuetta è invece andata a Fight For You, dal film Judas and the Black Messiah.
Anche Garrone ha dovuto accontentarsi delle nomination: il suo Pinocchio infatti non è riuscito ad aggiudicarsi nessun premio né per il Miglior Trucco né per i costumi, assegnati entrambi agli artisti del film Ma Rainey’s Black Bottom. Italia senza premi quest’anno, ma speriamo di rifarci con la prossima edizione!
Soul si aggiudica il Miglior Film d’Animazione
Vittoria annunciata anche per il film Disney Pixar Soul, che ha assicurato al regista Pete Docter il suo terzo Premio Oscar per il Miglior Film D’Animazione. Docter ha definito il suo Soul “Una lettera d’amore per il jazz”, un romanticismo che ha conquistato la giuria dell’Academy e battuto l’apprezzatissimo Onward. Noi vi consigliamo di non sottovalutare il meraviglioso Wolfwalkers, anch’esso candidato al premio.
Another Round si porta a casa il premio internazionale
Thomas Vinterberg si porta a casa la statuetta per il Miglior Film Internazionale con il suo Another Round, anche questa una vittoria annunciata. Un momento importante e commovente per il regista danese, che ha voluto dedicare il premio alla figlia Ida, scomparsa tragicamente a causa di un incidente stradale quando il film era in lavorazione. Con Mads Mikkelsen in splendida forma tra i protagonisti, la pellicola parla della lenta e inarrestabile discesa all’inferno di un gruppo di amici, che decidono di ubriacarsi senza freni.
I premi per le sceneggiature
Il premio come Miglior Sceneggiatura Non Originale è stato assegnato a Cristopher Hampton e Florian Zeller, che hanno firmato lo splendido The Father, mentre per la Sceneggiatura Originale è stata premiata Emerald Fennell per il brillante Promising Young Woman. La sceneggiatrice, vista anche in The Crown, ha voluto omaggiare la straordinaria attrice protagonista del suo film, Carey Mulligan, che ha contribuito al successo della pellicola, molto apprezzata dal pubblico e dai critici.
My Octopus Teacher vince come Miglior Documentario
Nonostante l’ottimo El Agente Topo abbia suscitato grande approvazione tra i critici cinematografici, è stata la produzione Netflix My Octopus Teacher ad aggiudicarsi il Premio Oscar come Miglior Documentario. La storia d’amicizia tra il filmmaker Craig Foster e un polpo sudafricano ha emozionato e commosso la giuria degli Academy, che ha deciso di premiare l’opera.
I premi di Mank
Nonostante il film sia un piccolo gioiello del cinema d’élite, l’ottimo Mank non è riuscito a portare a casa le statuette più ambite, anche se può fregiarsi di due premi Oscar: quello per la Miglior Fotografia e quello per la Miglior Scenografia. Un piccolo successo per questa produzione Netflix, candidata in ben 10 categorie e purtroppo snobbata dalla giuria degli Academy.
I premi per gli attori: sorpresa Hopkins
Sembrava scontata la vittoria postuma di Chadwick Boseman per la perfomance in Ma Rainey’s Black Bottom, ma la statuetta più ambita dagli attori di tutto il mondo è andata al leggendario attore gallese Anthony Hopkins, protagonista di The Father, al suo secondo Oscar dopo lo straordinario ruolo di Hannibal ne Il Silenzio degli Innocenti.
Daniel Kaluuya, invece, aveva già la vittoria in tasca con la sua splendida interpretazione in Judas and the Black Messiah, che gli è valsa la statuetta come Miglior Attore Non Protagonista. Importante traguardo per l’attore britannico, al suo primo premio Academy in assoluto.
I premi per le attrici: McDormand inarrestabile
Una vittoria scontatissima e meritatissima per Frances McDormand, protagonista del meraviglioso Nomadland, che si aggiudica l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista. L’attrice riconferma la sua bravura dopo la vittoria nel 2018 con Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri, e può adesso fregiarsi di ben tre statuette per la sua carriera.
Nessuna sorpresa per il premio per la Migliore Attrice Non Protagonista, assegnato a Yoon Yeo-Jeong per l’ottima interpretazione in Minari. L’attrice sudcoreana ha alle spalle una carriera segnata da grandi successi, come il suo ruolo in The Housemaid di Im Sang-Soo, e dopo il BAFTA di quest’anno sempre per Minari, si porta a casa anche la statuetta più importante dell’anno.
Miglior film: Nomadland batte tutti
L’Oscar più ambito in assoluto era l’incognita più grande quest’anno, grazie alla presenza di opere di altissimo livello, come Minari, Mank, e l’inaspettato Promising Young Woman. Ma alla fine è stato il meraviglioso Nomadland a spuntarla, aggiudicandosi il premio per il Miglior Film. Terza statuetta per questa pellicola, dunque, un riconoscimento francamente meritato, che chiude la notte più importante ed appassionante dell’anno in campo cinematografico.
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