Nel 1951 nasceva Phil Tippett.
Segnatevelo.
È uno di quei nomi al quale dobbiamo la nostra infanzia, ma che quasi nessuno conosce, un po’ come Ray Harryhausen, nessuno sa chi è e questo è un delitto. Ma ora non parliamo di Ray, parliamo di Phil che è nato in California, ha vinto un BAFTA, 2 Emmy Awards, 4 Saturn Awards e ben 2 premi Oscar. E frame dopo frame ha costruito la mia, e probabilmente anche la tua, infanzia. Forse avrete sentito, una volta o l’altra, questi film poco conosciuti, si intitolano “Star Wars”, “Indiana Jones” e “Jurassic Park”, ecco: esistono grazie a Phil Tippett.
Qualcosa in più su Phil Tippett
Phil lavora in stop motion a passo uno, perché a quei tempi fino agli anni ’90 inoltrati, si usava ancora al cinema. Adesso è un vezzo, qualcosa di artistico che viene utilizzato per sottolineare la passione per l’arte, la memoria vola ad esempio al lavoro di Wes Anderson ne “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”, Tim Burton e Henry Selick la usano ancora, ma per lungometraggi non per effetti speciali all’interno di altri film.
Mostri come Rancor, il nemico di Robocop ED 209, l’idra di Willow e anche alcune sequenze di “Dragonheart” sono fatte da Phil, non immaginate neanche quanto gli dovete e ora dopo trent’anni di lavoro (mi piace pensare ininterrotto) arriva a noi con un film, un film che si chiama “Mad God” uno sci-fi horror girato totalmente in stop motion.
Mad God, il film in stop motion
Qualche giorno fa riflettevo con il mio collega MrRob (potete trovarlo qui) se esistono film di animazione horror, c’è veramente poco e perlopiù cortometraggi. Ci sono momenti horror all’interno di film di animazione, c’è il lavoro di Satoshi Kon, “Coraline” ha alcuni momenti che non ti fanno dormire. C’è un film degli anni ’70 che si chiama “Il pianeta selvaggio”, ecco forse quello è ciò che più si avvicina a quello che intendo, ma con “Mad God” Phil sembra essersi superato, forse finalmente, avremo questo stile espositivo (la stop motion) al servizio anche di un diverso tipo di storia.
“Mad God” è stato presentato a Locarno, ci sarà un’anteprima mondiale, molti sono invitati. “Mad God” è una pellicola che verrà spinta dalle alte sfere di Hollywood, proprio perché è grazie a Phil che abbiamo una Hollywood.
Mi fa impazzire chi pensa che l’animazione voglia dire “per bambini” o che considera l’animazione un genere a parte, come se tutto ciò che è animato, in qualsiasi modo, abbia sempre la stessa morale e lo stesso stile. Non vedo l’ora di vedere “Mad God” e vi consiglio anche a voi di non perdervelo quando uscirà, se mai uscirà qui in Italia.
Quello che vi chiedo, che vi imploro di fare, è di non etichettare l’animazione come qualcosa di già prestabilito. Lo studio Ghibli ha fatto molto in questo senso anni fa, soprattutto grazie a “La città incantata”, ma non basta, il resto dobbiamo farlo noi, dobbiamo ricordare ogni volta che sentiamo che i film animati sono per bambini, di impuntarci, di preparare una lunga lista di film e di parlarne, di spiegare a chi ha detto questa frase che sta sbagliando e che invece può trovare quello che cerca e anche il suo genere preferito e adesso anche l’horror grazie a “Mad God”.
Perché animazione è una caratteristica di un film, non la sua storia.
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