Il Pokémon Direct è appena finito e siamo rimasti a bocca aperta per quanto presentato, anche se da alcuni titoli ci aspettavamo di più.
Dopo una stupenda presentazione, che ha percorso in maniera molto rapida i 25 anni del Brand Pokémon, sono stati presentati tre titoli in arrivo per Nintendo Switch, più un nuovo evento a tema Kanto per pokémon Go ed alcune novità su Pokémon Spada e Scudo riguardo i Raid Gigamax.
C’è poco da dire su Pokémon Go, nel quale in un nuovo raid potremo affrontare Articuno, Zapdos, Moltres e Mewtwo, ma su i nuovi titoli vogliamo soffermarci un po’ di più.
New Pokémon Snap
Sequel spirituale del Pokémon Snap approdato su Nintendo 64, questo titolo ci farà di nuovo prendere parte ad un’avventura più visiva che pratica.
Saremo catapultati nella regione di Lental e viaggiando a bordo del mezzo di trasporto sperimentale Neo-One viaggeremo per tutto il mondo di gioco, attraversando deserti, foreste, laghi e tanto altro, per portare informazioni al Professor Mirror ed alla sua assistente Rita.
Nel nostro ruolo di fotografi potremmo studiare i comportamenti dei pokémon nei loro Habitat naturale e fotografarli in diverse pose.
Pur presentando una grafica nettamente superiore ai titoli visti fino a questo momento, il gioco sembra molto sui binari: gli appassionati sono rimasti contenti, ma purtroppo non è un titolo, credo, che sarà capace di accontentare tutti i videogiocatori.
Il titolo sarà presentato in anteprima il 30 di aprile.
Pokémon Diamante Lucenete e Perla Splendente
I fan aspettavano da tempo un ritorno in grande stile nella regione di Sinnoh – ed il ritorno c’è stato, ma il grande stile, un po’ meno.
Dal trailer si pu infatti vedere come non ci sia alcun apparente miglioramento eccetto quello grafico, che non riesce però a raggiungere quello atteso: i modelli dei personaggi nelle fasi di esplorazione non sono all’altezza di quello che ci aspettavamo per un titolo così atteso.
Lo stacco tra la grafica delle sezioni di esplorazione e quelle di lotta è eccessivo, tanto da dare l’impressione che le sezioni facciano parte di due generazioni videoludiche differenti. La scelta è stata probabilmente dovuta alla volontà di attestarsi su una via di mezzo tra il titolo originale e la generazione di Spada e Scudo, ma ritengo che avrebbero potuto fare di meglio.
Pokémon Legends Arceus
La parte più entusiasmante della Direct, però, arriva adesso: possiamo davvero aspettarci un grande miglioramento nel mondo pokémon.
Si sa davvero poco della trama di questo titolo, sappiamo solo che ci troviamo in una Sinnoh medievale, che il sistema di movimento è davvero libero e che, almeno da ciò che si vede, si ha l’impressione di un mondo aperto. Lo stesso stile delle lotte, seppur mantenendosi a turni, sembra essere pensato in modo più RPG.
Da primo impatto, guardare Pokémon Legends Arceus ha ricordato molto di più Zelda Breath of the Wild che Pokémon Spada/Scudo. Che abbiano intenzione di svecchiare il Brand per permettere anche a nuovi giocatori di affacciarsi ad esso?
Abbiamo molto apprezzato la scelta dei tre starter: Cyndaquil, Rowlet e Oshawott. Le loro forme finali sono ben congeniali al mondo (ed al tempo) di gioco perché troviamo: Typhlosion come focoso Barbaro, Decidueye nel ruolo di un arciere incappucciato e Samurott ad indossare le vesti di un Samurai.
Tanti interrogativi su questo titolo che ci ha lasciato piacevolmente a bocca aperta, e speriamo che arrivi presto il 2022 per poterlo provare.
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