Ponte del Diavolo, Lucca: la leggenda spiegata

Aleggiano storie misteriose attorno a questo cosiddetto "Ponte del Diavolo"...

Sapevate che a Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, esiste un posto chiamato “Il Ponte del Diavolo“? No, non è un passaggio per andare all’inferno, anzi… Di oscuro non ha nulla e inoltre, è un luogo di straordinaria bellezza.

Il Ponte del Diavolo a Lucca, deve il suo nome alla sua forma particolare che ne fa un’opera di ingegneria affascinante e su cui si sono basati molti racconti locali.

A proposito di ciò, si narra una leggenda che viene tramandata ancora ai bambini, probabilmente per non perdere la tradizione e la magia che aleggia attorno alla storia.

La leggenda del Ponte del Diavolo a Lucca

La leggenda parla di un muratore il cui compito era quello di terminare la costruzione del ponte entro i tempi previsti. Ma le piene e gli imprevisti meteorologici lo preoccupavano per un possibile ritardo, così il Diavolo si presentò con una proposta.

il ponte del diavolo
Il Ponte del Diavolo, Lucca

Consisteva nel terminare la costruzione del ponte in cambio della prima anima che lo avrebbe attraversato.

Il muratore accolse il patto del Diavolo ma poco dopo fu assalito dal rimorso per ciò che aveva fatto e si confessò con il Religioso del paese in cerca di perdono. Il Parroco ebbe un’idea che avrebbe probabilmente salvato l’anima del costruttore.

Fece attraversare il ponte da un animale – non è ben chiaro quale fosse, alcuni parlano di un maiale e altri di un cane, un pastore maremmano tutto bianco. Ma il diavolo, infuriato dal gesto scaltro del parroco, in preda all’ira prese l’animale e lo gettò nelle acque del fiume.

ponte del diavolo lucca
A spasso sul Ponte del Diavolo (Lucca)

Secondo la leggenda, nelle nebbiose e fredde notti autunnali, è possibile ancora scorgere un’ombra a quattro zampe che attraversa il ponte e si dice che sia il Diavolo che attende il muratore per riscattarne l’anima.

Da questa leggenda ne deriva il nome “Ponte del Diavolo”; chi non è superstizioso gode appieno della sua bellezza e della sinuosità dell’edificio. Un’opera d’arte vera e propria da attraversare con la consapevolezza che attorno ad essa siano nate storie misteriose del folklore locale, la cui esistenza non fanno altro che incentivare l’unicità del luogo come uno dei ponti d’Italia più affascinanti.

Chi ha costruito davvero il Ponte?

Ebbene leggende a parte, la sua costruzione la si può suddividere in due fasi: la prima risale ai tempi della Contessa Matilde di Canossa, una potente feudataria dell’anno 1000 che arrivò a dominare tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio; la seconda costruzione la si deve invece a Castruccio Castracani, condottiero e signore della vicina Lucca, nei primi anni del 1300.

contessa matilde di canossa
Davvero questo Contessa Matilde avrebbe ordinato la costruzione del ponte del diavolo a Lucca?

Il ponte – dal tipico aspetto medievale – a livello ingegneristico è definito “a schiena d’asino” in quanto il punto più alto è nella parte centrale del ponte come a sfidare la legge della gravità, per poi discendere fino all’altra sommità della sponda del fiume Serchio.

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Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.
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