Produrre ossigeno su Marte: grazie a MOXIE si può

Come tutti ormai ben sappiamo il breve volo su Marte dell’elicottero Ingenuity della NASA ha segnato una svolta per quanto riguarda la tecnologia terrestre e l’esplorazione spaziale, ma c’è un nuovo incredibile esperimento altrettanto degno di nota che fa ben sperare nella possibilità di poter un giorno posare un piede umano sul pianeta rosso.

Il 20 aprile, il dispositivo MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), montato sul rover Perseverance, atterrato a Jezero Crater il 18 febbraio, ha prodotto circa 5 grammi di ossigeno. Naturalmente questa è solo una piccola quantità di ossigeno sufficiente per sostenere un astronauta solo per circa cinque minuti, ma è il principio dell’esperimento che conta, poiché dimostra che è possibile produrre ossigeno su Marte.

In effetti, il successo di questo test significa che potrebbe essere possibile produrre ossigeno respirabile direttamente su Marte e che gli astronauti potrebbero essere in grado di produrre il propellente per missili necessario per il viaggio verso casa.

MOXIE funziona separando l’ossigeno dall’anidride carbonica, lasciando il monossido di carbonio come prodotto di scarto: ‘MOXIE utilizza l’energia elettrica per prendere le molecole di anidride carbonica, CO2, e separarle in altri due tipi di molecole, il monossido di carbonio (CO) e l’ossigeno (O2)’, ha spiegato Michael Hecht, il ricercatore principale del progetto ‘Utilizza una tecnologia chiamata elettrolisi che è molto simile a una cella a combustibile, tranne per il fatto che una cella a combustibile va nella direzione opposta: inizia con carburante e ossigeno e li combina per ottenere energia elettrica’.

Per eseguire l’esperimento, MOXIE ha raggiunto temperature prossime agli 800°C. Possiede componenti in lega di nichel stampati in 3D per riscaldare e raffreddare i gas che fluiscono attraverso il dispositivo, insieme a un aerogel per intrappolare il calore all’interno. Il dispositivo impiega circa due ore per riscaldarsi, ma una volta avviato, MOXIE dovrebbe essere in grado di generare fino a 10 grammi di ossigeno all’ora.

Il team ha in programma di estrarre ossigeno in almeno altre nove occasioni, cosa che faranno nel corso del prossimo anno marziano, che corrisponde a quasi due anni terrestri. I test verranno eseguiti in fasi: la prima per valutare la funzionalità di MOXIE, seguita da esperimenti condotti in condizioni atmosferiche variabili e la fase finale per esplorare le diverse modalità di funzionamento.

Insomma, Marte sembra più a portata di terrestre di quanto si potesse immaginare fino a qualche giorno fa.

Leggi anche:
Ingenuity: il primo volo marziano di un mezzo terrestre
La NASA rivela foto spettacolare di dune blu su Marte (FOTO)
NASA: 8 milioni di dollari per progetti di esplorazione spaziale

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Pulsante per tornare all'inizio