I migliori progetti di ricerca delle università italiane

Nonostante un innegabile declino, causato da un susseguirsi di riforme e fughe di cervelli, le università italiane sono sempre sulla cresta dell’onda quando si tratta di ricerca. Come segnala il noto portale uniaffitti.it, i poli d’eccellenza universitari nel nostro paese si trovano perlopiù al nord, anche se ci sono delle eccezioni anche al centro-sud.

Per questa speciale classifica è intervenuto il Miur in prima persona, ossia il Ministero dell’università e della ricerca, che nel premiare gli istituti più meritevoli con 1 miliardo di euro di finanziamenti spalmati in 4 anni, dal 2018 fino al 2022, ha selezionato i migliori 180 progetti di ricerca delle università italiane. Di questi, quasi il 60%, ossia 106, provengono da università del nord, seguiti dai 49 delle università del centro e dai 25 di quelle del sud.

Il giudizio finale l’ha dato l’ANVUR – Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca – che ha scelto quelle che a suo avviso sono le migliori idee da finanziare. In particolare, i risultati proposti mostrano, facoltà per facoltà, quelle che sono le migliori in determinate aree di ricerca.

I migliori progetti di ricerca d’Italia

Iniziamo da matematica e informatica, senz’altro il futuro del nostro paese. Chi comanda qui è la capitale Roma: infatti, sia Tor Vergata che Roma Tre, nei loro dipartimenti di matematica, spiccano nella classifica finale, mentre anche il dipartimento di informatica dell’università La Sapienza fa bella figura. Roma comanda anche in chimica, dato che il dipartimento di Tecnologie del farmaco dell’università La Sapienza è in vetta alla classifica. Analizziamo adesso la situazione di Milano, una delle città più scelte dagli studenti fuorisede per trascorrere gli anni di studi universitari. La “capitale del nord” fa bella figura nei dipartimenti di Scienze della Terra, in particolare con l’istituto di Scienze della Terra Ardito Desio della Statale e il dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’università Bicocca. Entrambe però devono sottostare allo strapotere del dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’università di Ferrara, al primo posto in questa speciale classifica. Milano però si prende la rivincita con le scienze biologiche, dato che il dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari è in testa alla classifica in questo settore, e soprattutto con Medicina, in quanto il dipartimento di Medicina e Chirurgia della Bicocca è il migliore d’Italia. E per quanto riguarda il Sud? Come già accennato all’inizio dell’articolo, le soddisfazioni non sono molte. Ma in ambito giuridico tutto cambia: tra i migliori progetti di ricerca delle università italiane spiccano quelli dei dipartimenti di Giurisprudenza delle università di Catania e di Palermo, seguiti da Reggio Calabria. Nota di merito anche per Bari: il capoluogo della Puglia è la migliore facoltà d’Italia per i progetti di ricerca in campo veterinario. Infine, un plauso alla Sardegna per i brillanti risultati raggiunti nell’area delle scienze economiche e statistiche: qui si trovano in top 3 le università di Sassari e di Cagliari, anche se il gradino più alto del podio lo prende la facoltà di Economia dell’università Cà Foscari di Venezia.

Migliori ricercatori europei: per loro 600 milioni di euro

Chiudiamo l’articolo con un’interessante nota a margine: a fine 2019 la Commissione europea ha annunciato i 301 migliori scienziati europei che hanno vinto il concorso per borse di studio di consolidamento. In tutto si aggiudicheranno 600 milioni di euro, per sviluppare il loro gruppo di lavoro e lavorare al meglio sui loro progetti.

In larga parte, i progetti hanno a che fare con i problemi attuali del nostro pianeta, tra cui i cambiamenti climatici e le loro conseguenze, gli effetti degli additivi alimentari sulla salute, e una gestione ottimale degli strumenti online per la democrazia.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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