Quantum Academy: il mondo è in buone (e giovani) mani

“Che cosa vuol dire essere un supereroe oggi?”; questa è la prima cosa che leggiamo sfogliando il primo volume di Quantum Academy, Quantum Academy 1: Cassandra.

Oggi come oggi, per noi poveri appassionati di fumetti/film/videogiochi vari, non dovrebbe essere difficile dare una risposta, vista l’abbondanza di media sui supereroi intorno a noi.

Eppure, dopo aver pensato ad alcune risposte facili, legate magari alla prima cosa che queste parole richiamano alla nostra mente o al superpotere che vorremmo avere (non allargatevi, ne potete scegliere solo uno), potrebbero venirci in mente compiti più importanti dell’alzare palazzi con una mano sola e scorrazzare per l’universo.

La frase dello zio Ben non la dico perché la sapete tutti.

Quantum Academy
Sono perfettamente in sintonia con la rossa.

Quantum Academy 1: Cassandra, edito da ManFont, è il primo volume dell’omonimo progetto. Il team creativo dietro questo lavoro è nutrito quanto basta: dallo sceneggiatore e curatore del lettering Luca Baino (già autore di Esso, di cui abbiamo parlato in precedenza), coadiuvato da Lorenzo Susi ai disegni e le chine e Flavio Dispenza ai colori – mentre per la copertina sono da ringraziare rispettivamente Valerio Schiti, al disegno e chine e l’ancora ottimo Flavio Dispenza ai colori – all’editor Manfredi Toraldo, a Manuela Mariuzzo, addetta al proofreading ed al progetto grafico. Per la creazione del logo è da lodare poi la premiata ditta composta dai sopracitati Manuela Mariuzzo e Manfredi Toraldo.

Prendete posto, prego.

Ma non c’è tempo per iniziare in maniera leggera: sin dalla pagina successiva ci si ritrova catapultati nel pieno dell’azione – grazie alla prima immagine che abbiamo avuto dei personaggi possiamo sentirci già più “collegati” a loro, impedendo quel senso di stranezza che magari avrebbe potuto colpirci nel vederli già all’opera.

Alle prese con un salvataggio sul filo del rasoio degli occupanti di un palazzo attaccato da forze mostruose, alcuni degli eroi ci mostrano le loro strane capacità, che vedremo sempre più protagoniste nel corso della storia.

La spiegazione di quello che succede e di quanto vedremo viene lasciata direttamente ai discorsi dei personaggi prima e ad alcune pagine di “riassunto” degli avvenimenti precedenti dopo.

David, vecchio mio, come va?

I discorsi in queste prime pagine attirano la nostra attenzione: ci vengono illustrati vari poteri dei membri della Squadra Echo della Academy – dalla possibilità di rendere oggetti intangibili, alla capacità di materializzare un mech da combattimento, fino ad una fugace descrizione del “Bianco“, una misteriosa forma di energia proveniente da un’altra dimensione che, tramite utilizzi adeguati, riesce a dare forma e possibilità a quanto prima detto ed anche di più…

Non solo: veniamo anche a conoscenza dell’esistenza del loop, un particolare oggetto che permette al suo utilizzatore di dare forma a quanto immagina, seguendo però precise leggi fisiche – un oggetto che potremmo forse avvicinare al famoso anello di Green Lantern in quanto a certi aspetti del suo funzionamento.

Oltre a questo, la situazione mondiale si apre davanti ai nostri occhi, mostrandoci una Terra in cui più Academy esistono, con il compito di educare i giovani salvatori al loro duro mestiere di eroi.

Nonostante la dose d’azione che apre la storia (e ne vedremo ancora andando avanti) c’è spazio anche per tirare il fiato, osservando quella che è effettivamente la vita di questi giovani eroi, dalle normali lezioni – in quella che, a tutti gli effetti, è una scuola per giovani protettori della Terra – alla conoscenza dei nuovi arrivati.

Tra un combattimento ed una tranquilla discussione, facciamo la conoscenza più approfondita di diversi personaggi, tra cui la nostra Cassandra – eletta a simbolo della Academy ed ospite d’onore in diversi talk-show – ed altri componenti: da Mako, alle prese con la creazione di un mech sempre più potente a Rasta, incaricato di “modificare la realtà” nei momenti necessari, ad Ethan, timido ma risoluto membro della Academy.

Ma nonostante l’aria di tranquillità che può trasparire da queste prime pagine, non si può fare a meno di pensare che qualcosa di più grande sia in preparazione nell’ombra – oltre al fatto che, almeno da quanto può sembrare, più di una persona ha un passato turbolento o qualche scheletro nell’armadio…

Il merchandise oggi come oggi è tutto. Momento, momento, momento, momento, momento. Questa è una citazione ad Evangelion ed io sono in estasi.

Ma d’altra parte, potremmo forse terminare così la nostra avventura? Ovviamente no, dunque è tempo di far precipitare le cose.

Proprio nell’ultima fase della storia le cose prendono una brutta piega per i nostri giovani protagonisti – a cui si uniranno volti nuovi, ma che non descrivo per non rovinare ulteriormente la sorpresa – costretti a fronteggiare una minaccia ben più grande di quella vista inizialmente ed a fare i conti con un potere inaspettato, in una lunga sequenza di combattimento che non risparmia sull’azione.

A me il BFG 9000! Ah no, momento, ho sbagliato io.

Ovviamente, come potevamo aspettarci, tutto resta aperto alla fine della storia – quasi tutto, ma non chiedetemi di essere più esplicito. Dovremo dunque aspettare di leggere il prossimo volume per comprendere le evoluzioni di una situazione che sembra già in pieno mutamento.

A concludere il volume, oltre a delle ottime pagine di studi sui personaggi, sempre ben accolte dai lettori più esigenti, una generosa postfazione dell’autore ci mette al corrente della genesi della storia e degli “incidenti di percorso” che a volte possono capitare in un mondo come quello del fumetto.

Doveroso riservare attenzione anche al tratto, che riesce ottimamente a rappresentare e trasmettere l’azione vissuta dai protagonisti, dando sfogo alla fantasia quando si tratta di realizzare le mostruosità nemiche.

Tirando le somme alla fine della lettura, Quantum Academy 1: Cassandra è un invitante incentivo a seguire le imprese di questo nuovo team supereroistico, non solo sulla base di una trama ancora in pieno sviluppo ma anche spinti da una sincera curiosità nei confronti dei giovani protagonisti – che conseguenze avrà una tale responsabilità su dei ragazzi? E soprattutto, cosa si cela ancora dietro gli avvenimenti del primo volume?

Dalla Academy del Bosone, a voi studio.

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
Pulsante per tornare all'inizio