Alla fine del 2020, gli scienziati studiarono come i ragni tessevano le proprie ragnatele in condizione di microgravità. Adesso, altri studiosi hanno trasformato le vibrazioni delle ragnatele in musica. Ovviamente gli esperimenti non sono minimamente collegati, ma una cosa è certa: sarebbe la colonna sonora perfetta per le ricerche svolte nell’anno precedente!
Al ritmo delle ragnatele
sLo SciTechDaily ha riportato i risultati di questa strana ricerca che ha come protagonista la musica ragnosa. Il team di ricercatori è stato guidato da Markus Buehler, docente di Ingegneria al MIT, il quale aveva iniziato a chiedersi se fosse possibile creare ritmi e melodie basate su materiali di origine non umana. Ed è qua che entrano in gioco le ragnatele.
Le vibrazioni delle ragnatele sono innanzitutto importanti per il ragno, che vive immerso in questo ambiente. Non essendo in grado di vedere con chiarezza, sono le vibrazioni – con le loro diverse frequenze – sono essenziali. Tramite di esse possono essere in grado di avvertire gli impatti e le prede cadute sulla loro tana.
Usando le vibrazioni delle diverse stringe che compongono la ragnatela, Buehler i suoi colleghi hanno creato la “spiderweb sonification”, la sonorizzazione delle ragnatele. I ricercatori hanno osservato le ragnatele con un laser, così da catturare le sezioni bidimensionali. Poi le hanno ricostruite tridimensionalmente usando un algoritmo.
Il risultato, come si può sentire nel video sopra, è a dir poco agghiacciante. Ma tornando alla premessa posta all’inizio, sarebbe una colonna sonora perfetta per delle ricerche riguardanti i ragni nello spazio. Di musica spaziale avevamo già parlato qui, ma siamo pronti ad ampliare la playlist.
Per poter trasformare in note le stringhe, il team di ricerca ha assegnato ad ogni filo della ragnatela 3D diverse frequenze di suono, basandosi su quelle naturalmente prodotte dalle vibrazioni. Attraverso uno strumento che producesse un suono simile ad un’arpa si è cercato di creare una melodia con queste note, anche se il risultato è ancora decisamente lontano dall’essere definibile come melodia.
Ciò non toglie che le queste sonorità prodotte dalle ragnatele possano diventare una nuova fonte di ispirazione musicale. L’obiettivo adesso non è creare ancora musica terrificante e dai toni horror, ma scoprire altro sull’architettura delle ragnatele. Un giorno forse potremo esplorarle in VR, ascoltando la loro musica da horror spaziale.
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