Il Sipario del Comicult cala tra Soddisfazioni e Polemiche

Rende- Non passano neanche 24 ore dalla conclusione del primo Comicult che iniziano le discussioni.

Per chi non lo sapesse, requisito fondamentale per partecipare alla 3 giorni della fiera rendese era l’acquisto del biglietto.

Ora, la pseudo-polemica di cui si sta dibattendo ruota attorno a questa domanda: data un’affluenza genericamente più bassa rispetto a quella di un evento analogo – ma gratuito – della stessa provincia, era proprio necessario far pagare l’ingresso?

Prima di rispondere, diamo un’occhiata a ciò che è successo. A buttare ulteriormente benzina sul fuoco, compare questa recensione sulla rispettiva pagina Facebook dell’evento:

comicult rende
Recensione sulla pagina Facebook del Comicult di Rende

Ebbene, come standisti della manifestazione ci teniamo a fare un po’ di luce sul caso. Vogliate analizzare questi presupposti prima di essere indotti alla tentazione di dissentire:

1) 7 Eur è il prezzo medio di una serata al cinema in tutte le sale d’Italia. La differenza sta nel fatto che un film dura al massimo un paio d’ore mentre un singolo per il Comicult, tutta la giornata.

2) Il solo fatto che il nostro magazine fosse uno dei tanti stand presenti alla fiera, ci inorridisce davanti a queste affermazioni!

Scherzi a parte, è nella natura umana cercare il confronto o assolutizzare gli elementi di un insieme. La necessità del bianco e del nero è onnipresente nell’antropologia così come il bacon nei panini del MacDonald.

Ma siamo, in questo momento, ispirati da un piacevole scambio di opinioni che abbiamo tenuto proprio durante il festival di Rende;

spesso, nel piccolo ambiente competitivo, la concorrenza è interpretata come un male da sradicare.

Ad oggi, sappiamo che assolutizzare dei concetti è il modo migliore per diventare Anti-vax o peggio ancora, dei terrapiattisti convinti.

E’ un dato di fatto che l’ingresso gratuito incentivi una maggior affluenza di visitatori. Nel caso contrario, è necessariamente un flop?

Impostazioni diverse implicano obiettivi diversi; un evento a pagamento indica una volontà a mantenere degli standard elevati, in modo da poter ricoprirne le spese. Un’organizzazione a ingresso libero invece, potrebbe almeno indicativamente essere costretta a viaggiare con delle limitazioni in termini di budget.

Riproponiamo dunque, la domanda drammaturgica finale: l’esperienza Comicult è da considerarsi negativa a causa di una minor popolazione rispetto alle altre fiere concorrenziali?

Pensiamo di no e anzi, vi invitiamo a trarre sempre il meglio dalle iniziative intraprendenti che potrebbero giovare i settori che tanto amiamo.

Del resto, Loretta Young, popolare attrice statunitense degli anni 50, ci ricorda che…

Essere alla moda non può sostituire l’avere coraggio o personalità.

 

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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