Rivelata attrice live action de La Sirenetta

Reazioni del web ad Halle Bailey nei panni di Ariel

Nelle ultime ore la Disney ha lasciato trasparire una notizia riguardante il live action del grande classico La Sirenetta, rivelando il nome dell’attrice che ricoprirà il ruolo di Ariel.

I casting hanno avuto come vincitrice Halle Bailey, cantante afroamericana appartenente al duo Chloe X Halle e già nota per la serie tv Grown-ish.

Ma questa scelta non ha convinto tutto il grande pubblico. Il motivo? La giovane attrice non sembra essere adatta a questo ruolo per via di una mancanza di somiglianze fisiche rispetto all’iconica principessa Disney.

La scelta del regista

La produzione si è dunque ritrovata una valanga sui social completamente contraria a questa decisione, orda che contesta la volontà di stravolgere il film originale nella scelta della protagonista.

Ma di questo ne parla Rob Marshall, regista della pellicola, già noto per Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare, Into the Woods e Mary Poppins Returns, il quale dichiara:

Dopo una ricerca approfondita, è stato ampiamente chiaro che Halle possiede quella rara combinazione di spirito, cuore, giovinezza, innocenza e sostanza – oltre a una gloriosa voce come cantante – tutte qualità intrinseche necessarie per interpretare questo ruolo iconico.

  • Rob Marshall, regista

“E’ Halle Bailey, non Halle Berry!” (semi cit.)

Come spesso accade, le notizie su internet sono facilmente fraintendibili, e questo caso non è da meno.

In molti hanno infatti confuso due attrici completamente distinte: la cantante R&B 19enne Halle Bailey e la catwoman cinematografica Halle Berry. Tra i tanti tweet esilaranti vi è la risposta dell’attrice:

Etnia differente, ma il personaggio de la Sirenetta?

La domanda che sorge spontanea è quindi: l’etnia dell’attrice è fondamentale nella rappresentazione del personaggio?

Ne parliamo in particolare riferendoci ai remake live action dei classici Disney, sorvolando altre questioni che possono riguardare altri generi cinematografici o altre arti figurative come il teatro.

In molti stanno sostenendo che il film debba rispettare il più possibile la storia originale, senza stravolgerne significati ed estetica. Ariel, nel nostro immaginario collettivo, è la sirenetta dalla pelle diafana, la chioma rosso fuoco e gli occhi azzurri. Ma purtroppo tra i semplici commenti che non condividono la scelta artistica per questi motivi, fioccano i tanti commenti razzisti, di fronte al quale è davvero inaccettabile parlare di gusti artistici.

Sarebbe quindi più interessante parlare di cosa si voglia davvero dai remake Disney. Ne abbiamo già parlato svariate volte, ma una delle critiche più ricorrenti è la mancanza di creatività e una produzione che punta più al semplice fattore nostalgia del pubblico piuttosto che ad un rifacimento vero e proprio. E se questo fosse il caso in cui queste critiche vengano ascoltate?

E se si stessero reinventando?

Forse in questo caso l’etnia dell’attrice sarà un valore aggiunto per una nuova narrazione. Un film che rispetti la storia originale non nell’ambientazione e nell’estetica, ma in tutto quello che la caratterizza come un classico. Un classico Disney è bello non solo perché è tecnicamente all’avanguardia, dall’estetica o dalla musica, ma per i suoi valori, i suoi insegnamenti e per la voglia di sognare che ispira nei bambini di tutte le età.

Certo, se l’etnia e la provenienza della protagonista sono funzionali per la storia potremmo avere dei dubbi validi. Mulan è una storia ambientata in Cina, e difficilmente la si può trasferire in un contesto occidentale, stessa cosa per Pocahontas. Ma nonostante ciò non è assolutamente vietato tentare nuove rappresentazioni.

Proprio a proposito di questo si parla di white washing e di tante controversie simili. Una questione simile l’abbiamo avuta con il remake di Gost In The Shell con Scarlett Johansson. La protagonista non sarebbe stata asiatica, ma ciò non ha influito sulla qualità della pellicola e non ha oltraggiato l’opera originale solo per la scelta del cast. Oppure ritornando al contesto Disney, un ipotetico remake per La Principessa e il Ranocchio con un’attrice caucasica avrebbe sicuramente provocato altrettanto scandalo, senza però ricordare il fatto che la stessa opera Disney reinventa la fiaba originale ambientando la storia a New Orleans, tra jazz e battelli e non in un lontano bosco fatato.

Chi accompagnerà la nuova Sirenetta?

Il resto del cast non è ancora del tutto certo. Sono infatti molti i rumors sulle trattative per Melissa McCarthy nei panni della strega del mare Ursula. Ma lo stesso ruolo potrebbe essere ricoperto dalla rapper Lizzo, la cui somiglianza vocale con la villain tentacolare è innegabile e spettacolare.

Nei panni del pesciolino Flounder potemmo avere Jacob Tremblay e Awkwafina per il gabbiano Scuttle. Le riprese sono programmate per l’aprile del 2020, e alcune indiscrezioni individuano le location in Sudafrica e Porto Rico. Altra scelta che lascia presagire alcuni cambiamenti della pellicola originale e ne spiega in parte la scelta del cast.

Ma il ruolo principe sarà dato alla colonna sonora, composta sia di brani della colonna sonora che tutti amiamo, sia di canzoni inedite date dalla collaborazione di Lin-Manuel Miranda.

La pellicola arriverà quindi nelle sale nel 2021, e per poter dare un giudizio completo dobbiamo aspettare un po’. Del tempo in cui non dovremmo giudicare una pellicola dalla scelta di un’attrice rispetto ad un’altra.

E voi, cosa ne pensate? Aspettate questo remake de la Sirenetta? La giovane promessa sarà in grado di interpretare al meglio il ruolo di Ariel?

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Grazia Margarella

Studio Informatica presso l'Università degli Studi di Salerno e condivido le mie passioni per la scienza, il cinema, i libri e la cultura nerd grazie ai ragazzi de Il Bosone. Il mio motto è: Ad astra per aspera, exploro semper. Stay tuned ⚛️
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